“MI INGOZZAVO DI CIBO POI VOMITAVO TUTTO” - FEDERICA PELLEGRINI, IN GARA A BALLANDO, HA RACCONTATO DI AVER SOFFERTO DI BULIMIA: “HO VISSUTO 36 ANNI IN COSTUME DA BAGNO, DAVANTI A TUTTI. QUANDO IL TUO CORPO HA QUELLA FASE DI PASSAGGIO, DA CORPO DI BAMBINA A QUELLO DA DONNA, NON TI RICONOSCI PIÙ. QUESTO MI HA PORTATO AD AVERE QUESTO PROBLEMA PSICOLOGICO, GRANDISSIMI SENSI DI COLPA. NE SONO USCITA GRAZIE AL…”
-Da fanpage.it
Federica Pellegrini ha vissuto un momento di grande emozione nella puntata di Ballando con le stelle trasmessa sabato 12 ottobre. La divina del nuoto è tornata con la mente alla difficile adolescenza, quando si è ritrovata ad affrontare la bulimia. Ma ha ricordato anche come suo padre fosse solito svegliare la famiglia con la musica di Battisti e a lui, commossa, ha dedicato la sua esibizione con Angelo Madonia: "Con tutto l'amore del mondo, questa è per te papi".
Federica Pellegrini ha parlato della difficile adolescenza, quando iniziò a soffrire di disturbi alimentari. La campionessa di nuoto ha raccontato che era molto critica con se stessa: "Dovevo essere sempre impenetrabile, con una corazza. Dovevo essere la prima della classe a scuola, a nuoto, questa ricerca continua della perfezione prima o poi ti porta a esplodere. L'adolescenza è stata la mia esplosione". Il suo corpo cambiava e lei faceva fatica ad accettarlo:
Il mio fisico non era più longilineo, c'è stato il cambiamento nel corpo di una donna e qualche problemino è arrivato. Da lì è crollato tutto il mio mondo. Ho sofferto di bulimia perché ho vissuto 36 anni in costume da bagno, davanti a tutti. Quando il tuo corpo ha quella fase di passaggio, da corpo di bambina a quello da donna, non ti riconosci più. Questo non riconoscermi allo specchio mi ha portato ad avere questo problema psicologico, grandissimi sensi di colpa, mi ingozzavo di cibo dalla mattina alla sera e poi vomitavo tutto quello che avevo mangiato.
Federica Pellegrini, sollecitata anche dai giudici, ha spiegato come ne è uscita. A salvarla la passione per il nuoto, una famiglia unita su cui contare, ma soprattutto affidarsi a un professionista: "Mi ha salvato il nuoto perché non riuscivo più a performare, non ne avevo le energie. Poi l'amore della mia famiglia, perché sapevo di poter sempre tornare da loro, però c'è anche da dire che bisogna affidarsi a una persona professionale perché è l'unica che può aiutare veramente". La nuotatrice, poi, ha avuto parole bellissime per il padre che l'ha accompagnata all'altare quando ha sposato Matteo Giunta:
Sono sempre stata molto legata a mio babbo. Sono cresciuta volendo imitare la sua forza. È un ex parà della Folgore, quindi la disciplina è stata una parola molto presente nella nostra educazione sin da piccoli. Mi ha aiutato tantissimo a scuola e nel nuoto. Sono cresciuta volendo essere forte come lui, all'altezza di ogni situazione come lui.