“MI SAREI PRECIPITATO IN CAMPO SE TAMBERI AVESSE MESSO L’ASTICELLA A 2.40” – L’ANSIA DEL CT ANTONIO LA TORRE, CHE SI RICORDA BENE L’INFORTUNIO DI "GIMBO" NEL 2016 E VUOLE PRESERVARLO IN VISTA DELLE OLIMPIADI: “LO SCHERZO DELLE MOLLE? SE QUALCHE ANNO FA AVESSE SALTATO ALLE TRE DI NOTTE IN DISCOTECA AVREBBE FATTO IL RECORD DEL MONDO. È UNICO, CHI CONOSCE I DATI DEGLI ALLENAMENTI CAPISCE CHE DOBBIAMO STUDIARE ANCORA: DAL SISTEMA NERVOSO RIESCE A TIRAR FUORI QUALCOSA CHE NON RIUSCIAMO A SPIEGARE…” - VIDEO
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Estratto dell'articolo di Mattia Chiusano per www.repubblica.it
“Io mi sarei precipitato in campo se Gimbo avesse messo l’asticella a 2,40”. La notte strepitosa di Gianmarco Tamberi ha consumato energie non solo nel pubblico, nel suo entourage, ma anche nei vertici del team italiano, ben descritti dall’ansia del ct Antonio La Torre, uno di quelli che non ha mai dimenticato l’infortunio del 2016. “Lui ha mandato un messaggio già nel riscaldamento, saltando a 2,30, e in gara: 2,37 è qualcosa che Gimbo invia fino alla torre Eiffel”.
Alle Olimpiadi di Parigi dove cercherà il secondo oro consecutivo dopo quello di Tokyo. “Lo scherzo delle molle?” continua La Torre, “se qualche anno fa avesse saltato alle tre di notte in discoteca avrebbe fatto il record del mondo. Ora gli abbiamo rimesso a posto il sonno. Il Tamberi dell’Olimpico è stato un misto tra la sua anima Gimbo Rock, e il suo bisogno di mettersi spalle al muro, di succhiare tutta l’energia dal pubblico per andare oltre.
È unico, chi conosce i dati degli allenamenti capisce che dobbiamo studiare ancora: dal sistema nervoso riesce a tirar fuori qualcosa che non riusciamo a spiegare”. In un Europeo di dati tv brillanti, Tamberi è stato protagonista anche dell’audience: 3,5 milioni e il 18,6 di share per le due ore su Rai2, più i 400mila abbonati di Sky.
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“Non è più solo la generazione dei 5 ori a Tokyo” sostiene La Torre, “c’è una new wave che si è espressa subito ad alti livelli. L’oro dei 110 hs di Lorenzo Simonelli in 13’’05 è stato importante, perché generato in poco tempo. Mattia Furlani sembra già un veterano a 19 anni. Sito è partito per vincere i 400 metri e a me sta bene così. Warholm è venuto a cercare Alessandro Sibilio, che è un altro leader. Abbiamo una ventina di ragazzi che ci porteranno non solo a Los Angeles 2028, ma anche a Brisbane 2032: bisogno avere una visione per continuare ad essere quel che siamo. Poi Leonardo Fabbri ha preso a pallate il muro di Berlino, chiudiamo un passato dei lanci con tanti chiaroscuri”.
“Previsioni per Parigi? C’è la possibilità di fare meglio di Tokyo, vincendo una medaglia in più delle 5 in Giappone, che però per una serie di congiunture astrali furono d’oro” continua Mei. “Parigi sarà come un altro sport ma noi ci presenteremo a testa alta” promette La Torre. […]