“IL MURALE DI EGONU IMBRATTATO? È UN PROBLEMA CHE RIGUARDA LA NOSTRA SOCIETÀ” – IL CT DELL’ITALVOLLEY FEMMINILE JULIO VELASCO, DOPO L’ORO OLIMPICO, PARLA DEL RAZZISMO CONTRO LA PALLAVOLISTA AZZURRA: “SU QUESTO TEMA IN ME LEI TROVERÀ SEMPRE UN DIFENSORE. SU ALTRI ASPETTI SI DEVE INVECE ALLEGGERIRE E SPERO CHE QUESTA VITTORIA L’AIUTI. HA TROPPE PRESSIONI - LA SCELTA DI NON ALLOGGIARE AL VILLAGGIO OLIMPICO? NON POTEVAMO STARE TRE SETTIMANE LÌ, DOVUNQUE TI METTI VIENI SEMPRE INTERROTTO DA QUALCUNO. E GLI APPARTAMENTI SONO POCO OSPITALI…”

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Da ilnapolista.it

JULIO VELASCO E PAOLA EGONU

Julio Velasco intervistato dalla Gazzetta dello Sport dopo l’oro olimpico conquistato con la Nazionale femminile di pallavolo.

 

È risultata vincente la scelta di non alloggiare al Villaggio olimpico…

«La pallavolo, come la pallanuoto, apre e chiude i Giochi. Queste formazioni restano per 3 settimane e pensare di farlo al Villaggio olimpico non è il massimo. E poi in un luogo così non hai posti dove avere un rapporto con la squadra. Dovunque ti metti vieni sempre interrotto da qualcuno. E gli appartamenti, se non per dormire, sono poco ospitali».

 

 

Oltre alla pallavolo cos’ha seguito dei Giochi?

«Ho visto la gara dell’alto di Tamberi e Sottile, l’oro nel nuoto di Ceccon. E i 100 metri».

 

 

Al rientro in Italia c’è stato il murale di Egonu imbrattato da sconosciuti. Cosa ne pensa?

«È un problema che riguarda la nostra società».

 

PAOLA EGONU E JULIO VELASCO

Egonu ha dimostrato di essere la numero 1.

«In tanti dicono questo: per lei può essere una gratificazione ma anche un problema in quanto crescono ancora le aspettative su di lei. Sul tema del razzismo o cose simili in me troverà sempre un difensore.

 

Su altri aspetti si deve invece alleggerire e spero che questa vittoria l’aiuti. Ha troppe pressioni. Quando uno dice che è la migliore del mondo e deve vincere sempre è molto difficile. Non mettiamole troppe pressioni. Partire da favoriti non è sinonimo di successo. Lo abbiamo visto a Parigi con noi e ma anche con altri atleti».

 

A cosa si riferisce?

PAOLA EGONU

«Il pianto di Djokovic è stato emozionante. Un campione che ha vinto tutto ma aveva sempre fallito ai Giochi (un bronzo in 4 edizioni, ndr)».

 

In questo straordinario successo c’è qualcosa della precedente gestione Mazzanti?

«Certo. Questo gruppo è cresciuto con lui ma purtroppo era finito un ciclo. Mazzanti ha fatto un buon lavoro ma ha voluto prolungare un anno di troppo e le situazioni si sono complicate. Davide è stato ed è un grande allenatore e deve solo ritrovare certe consapevolezze».

MURALE DEDICATO A PAOLA EGONU
myriam sylla paola egonu
MURALE DEDICATO A PAOLA EGONU VANDALIZZATO