“NON MERITAVI QUESTO TRATTAMENTO, NON ANDARE ALL'INTER” – I TIFOSI DELLA JUVENTUS SI SCHIERANO CON BONUCCI CHE RISPONDE COL GESTO DI SCIACQUARSI LA BOCCA, QUELLO DELLA SUA ESULTANZA, E PROVA A RICUCIRE CON ALLEGRI (I DUE HANNO SEMPRE AVUTO UN RAPPORTO TORMENTATO) - DA SEI MESI IL DIFENSORE SAPEVA CHE LA STORIA CON LA "VECCHIA SIGNORA" SAREBBE FINITA E ALLEGRI, COME REGALO, GLI HA FATTO GIOCARE LA 500ESIMA PARTITA … - VIDEO
-E poi #Bonucci saluta a modo suo #Juventus pic.twitter.com/4fDwTIlNVw
— Giovanni Albanese (@GiovaAlbanese) July 17, 2023
Mattinata calda, non solo per i quaranti gradi all’ombra. Davanti al J-Medical erano attesi i rientri di Bonucci e Chiesa. I 500 tifosi presenti sono dalla parte del difensore: «Non meritavi questo trattamento, non te ne andare, sei l’unico capitano». E Bonucci ha cavalcato l’onda, quasi sfidando la scelta della Juve di farlo fuori: il gesto di sciacquarsi la bocca, quello della sua esultanza, a ribadire la sua storia bianconera. Poi la frase che tenta di aprire spiragli: "Voglio restare alla Juve". Infine il faccia a faccia con Allegri.
BONUCCI
Estratto dell'articolo di Claudio De Carli per “il Giornale”
(...)Al Milan una fuga: Una scelta dettata dalla rabbia e quindi in parte anche mia. Quella poi di tornare alla Juventus è stata una decisione d’amore, per me quei colori sono sempre stati tutto. Me ne ero andato perché rimanere contro la voglia di qualcuno non mi piaceva.
Non mi sentivo più importante come lo ero fino a poco tempo prima. Una separazione che forse nessuno voleva ma necessaria per ritrovarci dopo, più innamorati di prima. Al Milan mai accettato, durissima per un bianconero la Madonnina, errore clamoroso dargli la fascia, una parte della tifoseria entusiasta, l’altra lo accoglie con fischi a palla.
Ha vinto la seconda, quello che in fondo desiderava, lì cosa ci faceva? Uno fuori posto e a fine corsa, chi si crede di essere? Quella stagione in rossonero inevitabilmente segna la sua carriera, all’Inter era un bambino, al Milan un totem mai accettato nello spogliatoio. Arriva e detta le sue condizioni, fascia di capitano e maglia numero 19, quella di Franck Kessie. Tutto concesso e manciata di punti simpatia nel gruppo: Lì non c’entravo niente, la società mi ha voluto ma i tifosi mi hanno fatto capire subito che aria tirava. Sono tornato alla Juventus e sapevo che andavo incontro a gente che non aveva compreso il motivo del mio addio. La società aveva deciso di mettermi sul mercato perché alcune cose non erano andate come loro si aspettavano.
Come se tutto fosse dipeso dame, ma non ho mai avuto reazioni sgradevoli, contro la Juventus mai, dopo un primo momento di rabbia e delusione per quanto avevo vissuto mi sono fatto scivolare tutto addosso. Quell’anno lontano è stato difficile e ho fatto il possibile per tornare, per me la Juve è sempre stata tutto. Torna e comunque paga, Allegri gli toglie la fascia di vicecapitano. Col tecnico toscano sfuriate a cielo aperto: Ha detto che i punti di penalizzazione in classifica sono stati una mazzata? No, al contrario, erano uno stimolo, bastava capirlo.
Virale lo sketch dello sgabello, fuori lista ma a bordo campo seduto sul medesimo con le telecamere che non smettono di inquadrarlo. Gara di Champions, il filmato fa il giro d’Europa, e poi il cognato che replica all’uscita infelice del tecnico che nel dopo partita di Milan-Juventus dice che se avesse voluto continuare a vincere mai sarebbe tornato alla Juventus: Mai visto un talento così spiccato nel trovare alibi.
Difficile ricucire, gira la voce che Bonucci sia il leader di quella parte di spogliatoio favorevole al siluramento del tecnico, vero o falso le chiacchiere restano. Così come la gloria ha il suo prezzo, molto social e attento a quanto si dica su di lui, Leonardo ha sempre messo davanti il suo nome a tutto, Giorgio Chiellini il fabbro, lui il Franz Beckenbauer della difesa. Carattere duro eppure sensibile, le sue ultime uscite un disastro, in Nazionale e nella Juventus, è arrivato il momento di darci un taglio perché poi le ultime mosse sono quelle che lasciano il segno nei ricordi.
E qui siamo davanti a un signore del nostro calcio che non lo merita: È stata una stagione difficile, così non ce la meritavamo, alla Juventus siamo abituati a vincere e quindi si diventa antipatici ma sono orgoglioso di far parte della sua storia e non vedo nessun buon motivo per cui dovrei andarmene prima. Oggi. Fuori rosa, ufficialmente per motivi tecnici, niente tournée, meccanicamente su piazza.