“LA NOTIZIA E’ CHE TIAGO PINTO HA DIFESO PUBBLICAMENTE MOURINHO. HA FATTO CIO’ CHE AVREBBE DOVUTO FARE IN PASSATO” – ZAZZARONI SCATENATO SULLA “PROTESTA BIANCA” DI MOU (CHE HA PARLATO IN PORTOGHESE CON I GIORNALISTI): “E’ SEMPRE PIÙ DISTANTE DAL SISTEMA ITALIA. QUANDO SARÀ COSTRETTO A LASCIARE LA ROMA, IL NOSTRO CAMPIONATO PERDERÀ QUALCOSA DI UNICO E IRRIPETIBILE E I TIFOSI GIALLOROSSI SI RITROVERANNO SENZA IL RE…" - VIDEO

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Ivan Zazzaroni per corrieredellosport.it

 

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Notizie da Reggio Emilia. Non poche. La prima: la Roma ha giocato un’ottima partita, la migliore della stagione, e l’ha giustamente vinta. Con Dybala più dentro il gioco e Paredes in costante crescita, ha fatto possesso, creato almeno cinque palle gol, sbagliato molto al momento di chiudere l’azione, esaltato Consigli e subìto in tutto un paio di iniziative (...)

 

La seconda (notizia) è che il trentunenne Marcenaro, ricusato alla vigilia da Mourinho per via dei tre precedenti da quarto uomo con annesse ammonizioni e espulsioni, ha arbitrato in modo ordinato e preciso senza avvertire - almeno in apparenza - pressioni supplementari: giusto una mezza occhiata allo Special, quando si è trovato a due passi dalla sua panchina, come a dire “perché ce l’hai tanto con me?”.

 

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La terza, la più importante, è che per la prima volta in due anni e mezzo la società - nella persona di Tiago Pinto - ha difeso pubblicamente l’allenatore, oltretutto con una certa decisione: a pochi minuti dall’inizio Pinto, ai microfoni di Dazn, ha fatto quello che avrebbe dovuto fare anche in passato.

 

La quarta è un’altra prima volta: Kristensen è sembrato un giocatore.

 

La quinta è una non-notizia: i cambi di Mourinho sono stati decisivi, ancorché favoriti, ma solo in parte, dall’espulsione di Boloca, il migliore dei suoi.

 

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Vi evito la traduzione in portoghese, che è la mia seconda lingua: l’idioma di José Saramago l’ha già esibito per “protesta bianca” Mourinho, sempre più distante dal sistema Italia. Il suo italiano è ancora balbettante e deferibile: dice giurno invece di giorno e divorcio invece di divorzio. Quando sarà costretto a lasciare la Roma, il nostro campionato perderà qualcosa di unico e irripetibile e i tifosi giallorossi si ritroveranno senza il Re - O Rei - dell’appartenenza.

 

PS. La mancata restituzione del pallone da parte della Roma è l’unica macchia nella prestazione della squadra giallorossa. Da questo punto di vista sono totalmente d’accordo con Dionisi. Non si fa.

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