“AL PRESIDENTE DE LAURENTIIS, CHE DICE CHE QUESTA SQUADRA RIPARTE DA SPALLETTI, DICO CHE LO DEVE DIRE A ME, NON A VOI” - DOPO LA VITTORIA DELLO SCUDETTO LUCIANO SPALLETTI LANCIA LA STOCCATA AL PRESIDENTE DEL NAPOLI, CHE HA GIA’ ANNUNCIATO LA SUA CONFERMA IN PANCHINA: “IO SONO FATTO MALE PERCHÉ NON RIESCO A GODERMI APPIENO IL SUCCESSO PERCHÉ SONO GIÀ PROIETTATO SUL FUTURO E PER TROVARE IL MODO DI REGALARE NUOVE SODDISFAZIONI A QUESTI STRAORDINARI TIFOSI…”
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(ANSA) - UDINE, 05 MAG - "Questo giorno mi ripaga di molte cose, ma al presidente De Laurentiis, che dice che questa squadra riparte da Spalletti, dico che lo deve dire a me, non a voi": è stato il finale a sorpresa della conferenza stampa di Luciano Spalletti da campione d'Italia alla Dacia Arena.
"Io sono fatto male - ha aggiunto il tecnico - perché non riesco a godermi appieno il successo perché sono già proiettato sul futuro e per trovare il modo di regalare nuove soddisfazioni a questi straordinari tifosi. Perché - ha urlato il tecnico - questo scudetto Napoli è per te, forza Napoli". Al mister è stato chiesto qual è stato il momento della stagione in cui ha capito che poteva vincere lo scudetto.
"Io l'avevo detto da subito ai calciatori perché hanno bisogno di crederci, altrimenti si adattano. In realtà, non trovo un momento di svolta e se penso alla stagione mi viene in mente soltanto il grandissimo rammarico della mancata qualificazione in Champions. L'ho detto, sono fatto male e anche stasera mi ricordo di quel dispiacere che abbiamo dato a questa gente straordinaria".
Spalletti ha concluso spiegando che non c'era alternativa alla vittoria del campionato: "Da terzi potevano solo conquistare lo scudetto, perché secondi era uguale. Quando sono venuto qui sapevo che lo sfida era enorme, perchè hanno allenato Benitez, Ancelotti, Sarri e pure Gattuso, che qui ha vinto e ha fatto anche dell'ottimo calcio. Dunque, per fare meglio c'era solo lo scudetto. Farlo in questa città e con una società che ha i conti in ordine, che dovrebbero fare giurisprudenza, è una soddisfazione ancora più grande".
Il successo è arrivato a Udine dove, 17 anni fa, conquistò una storica qualificazione in Champions: "Quando decisi di andare via forse ho sbagliato nei tempi. Ma ormai avevo scelto. A Udine ho lasciato il cuore e questa città resterà sempre un pezzo della mia vita".