“L’ARRIVO? L’HO COMPLETAMENTE SBAGLIATO” - IL RAMMARICO DI THOMAS CECCON CHE, DOPO L’ORO NEI 50 FARFALLA, NON SI CONFERMA CAMPIONE DEL MONDO, NELLA SUA GARA, I 100 DORSO. L’AZZURRO È STATO BATTUTO DALL’AMERICANO MURPHY PER CINQUE CENTESIMI. ARGENTO ANCHE PER SIMONA QUADARELLA SECONDA NEI 1500 DIETRO L’IMPRENDIBILE AMERICANA LEDECKY: "E' COME SE MI FOSSI TOLTA UN PESO. MI SONO RIPRESA UNA MEDAGLIA DOPO 4 ANNI..."
-Estratto dell’articolo di Arianna Ravelli per corriere.it
Inesauribile Thomas Ceccon: dopo l’oro nei 50 farfalla, il nostro campione di polivalenza conquista anche l’argento nei 100 dorso. Non può non esserci un minimo di rammarico, però, visto che nella disciplina Thomas era il campione del mondo in carica (oltre che detentore del record del mondo). Lo ha battuto per cinque centesimi e per un arrivo un po’ sciagurato («L’ho completamente sbagliato», dice Thomas dopo essersi rivisto in tv) l’americano Ryan Murphy in 52’’22, mentre Thomas chiude in 52’’27 davanti all’altro americano Armstrong (52’’58).
Una gara combattutissima, con il cinese Xu, dato tra i favoriti, fuori dal podio. A ricordare che non può esserci mai nulla di scontato nello sport e nel nuoto a questo livello. «Fosse l’Olimpiade sarei scocciato di un secondo posto — dice Thomas che sembra averla presa bene nel complesso —, invece qua ci può stare, ai Mondiali una volta ha vinto lui, una volta io. Se ho sofferto le fatiche di ieri? Forse un po’, la giornata è stata molto lunga, ma vale un po’ per tutti, ora mi risposo un paio di giorni, poi nel finale di Mondiale avrò i 50 dorso e le staffette». Thomas è già l’italiano ad aver vinto più medaglie in una sola edizione mondiale. «Un’altra? È dura, lo dico subito». Ma era già stato pessimista alla vigilia della staffetta 4x100, che poi ha preso l’argento.
Simona Quadarella si conferma la prima delle umane: nei 1500, dietro l’americana Katie Ledecky che fa una gara a sé ed era anche animata dalla voglia di rifarsi dei 400 stravinti dal fenomeno Ariarne Titmus, è tornata SuperSimo.
(…) «È come se mi fossi tolta un peso — le prime parole di Simona —, sono proprio contenta, non pensavo neanche di fare questo tempo, tra l’altro ho nuotato da sola per gran parte di gara, fossi stata in battaglia con qualcuno, forse avrei fatta anche meno. Mi sono ripresa una medaglia in questa gara dopo quattro anni. Non è stato per niente facile, soprattutto mantenere l’equilibrio mentale, ma ero ben preparata. Ho preso tante delusioni che mi hanno fatta crescere».
Il riferimento è ai due quinti posti, un anno fa ai Mondiali di Budapest, e ai Giochi di Tokyo, un risultato che Simo non aveva mai digerito, anche se poi era stata bronzo negli 800 all’Olimpiade. Ma i 1500 restavano un conto aperto: adesso è chiuso, il peso tolto e Simo si sente più leggera per gli 800.