“L’INTER È DATA PER SPACCIATA E INVECE HA LA QUALITÀ PER SUPERARE IL TURNO” – FABIO CAPELLO A TUTTO CAMPO: “TRA NAPOLI E MILAN DIPENDE MOLTO DALLA PRESENZA DI OSIMHEN” – E POI LA SORPRESA LAZIO (“A LIVELLO DIFENSIVO SONO DIVENTATI MOLTO BRAVI”), CASSANO (“PRIMA DI PARLARE MALE DI MOURINHO, CI PENSEREI MILLE VOLTE”), GLI ORIUNDI E RETEGUI: “FINALMENTE C'È UN CENTRAVANTI”

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Estratto dell’articolo di Stefano Carina per ilmessaggero.it

 

capello

Una ventina di anni dopo, seppur non lottando per lo scudetto, Lazio e Roma tornano insieme sul podio della serie A nel rush finale del campionato. Fabio Capello, oggi apprezzato e autorevole commentatore di Sky Sport, all'epoca era al timone dei giallorossi.

 

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L'ha sorpresa più la Lazio di Sarri o la Roma di Mourinho?

«La Lazio, certamente. A livello difensivo sono diventati veramente molto bravi e questo non era scontato all'inizio del campionato. Se avete tempo, andatevi a rivedere come difendevano ad agosto e come lo fanno oggi. I calciatori sono sempre gli stessi, i movimenti no. Questo vuol dire che l'allenatore ha lavorato tantissimo sotto questo aspetto e gli va dato grande merito anche se in avanti manca qualcosa rispetto a come le sue squadre ci avevano abituato. Mourinho lo conosciamo, in carriera ha sempre dato importanza alla fase difensiva e anche in questa stagione lo conferma. Una volta che passa in vantaggio, riprenderlo diventa difficilissimo».

 

spalletti capello

Giovedì i giallorossi saranno impegnati in Europa League. Possono vincere l'Europa League?

«Perché no? Sì, possono vincere la coppa perché sono una squadra umile, che non ha fretta. Attenti ad ogni particolare e poi lì davanti c'è Dybala, un calciatore straordinario.

Ha tecnica, spunti, non ha paura di azzardare la giocata e una capacità di calciare unica. Ogni volta che conclude verso la porta avversaria già sai che non lo ha fatto tanto per farlo, sicuramente sarà un pericolo».

 

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MOURINHO CAPELLO 4

Ha letto del botta e risposta tra lo Special e Cassano?

«Vuole farmi entrare nelle polemiche? No, io rimango fuori. Leggo, ascolto e mi diverto (ride). Antonio lo conosco bene, l'ho allenato ma conosco bene anche José. E prima di parlare male di lui, ci penserei non una ma più volte...Anche perché deve avvalersi di qualche buon suggeritore, qualcuno che lo aiuta nelle ricerche. Ha fatto un nome (Livaja, ndr) che sinceramente non ricordavo più».

 

FABIO CAPELLO E MAX ALLEGRI

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Inizia la settimana delle coppe. Si parte con la Champions. Oggi Benfica-Inter e domani Milan-Napoli.

«Sono curioso di vedere l'Inter. Perché è data per morta, per spacciata e invece ha la qualità per sorprendere, calciatori d'esperienza che se sono nella giornata giusta possono superare il turno. Il problema è che una squadra molto umorale, quindi non sai mai prima cosa ti troverai di fronte.

FABIO CAPELLO

 

Mentre l'altra sfida dipende molto da Osimhen. È come quando nel Milan gioca o non gioca Leao. Sono calciatori troppo importanti, decisivi. Siamo tutti bravi a fare gli schemi ma per ottenere il risultato c'è bisogno di qualcuno che la butta dentro. E con lui il Napoli ha quel 5% in più che senza riporta la sfida sul perfetto equilibrio: 50 e 50».

 

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D'accordo con l'apertura agli oriundi in nazionale?

CAPELLO SULLA NAZIONALE

«Visto che non è illegale, perché no? L'importante è che l'Italia si qualifichi per gli europei e i mondiali. Bisogna cercare delle energie ovunque. Fondamentale è che siano calciatori che ti migliorano».

Retegui lo è?

«Mi sembra che sia un centravanti. E con questo ho detto tutto».

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CAPELLO E CASSANO AI TEMPI DEL REAL MADRID
PARDO CASSANO CAPELLO 1

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