“SE L'INTER NON È CONTENTA DI ME, NON VOGLIO ESSERE DI TROPPO” – ANTONIO CONTE INIZIA LA SUA SOLITA LAGNA ANCHE DOPO CHE L’INTER HA RIBALTATO IL TORO E AGGANCIATO LA LAZIO AL SECONDO POSTO: “HO INIZIATO UN PROGETTO TRIENNALE. POI MAGARI IL PRESIDENTE PUO' ALLUNGARE IL CONTRATTO...” – MAROTTA ESCLUDE RIVOLUZIONI TECNICHE: “CONTE CON NOI L’ANNO PROSSIMO? NON CREDO CI SIANO CAMBIAMENTI”
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Soffre, commette errori, ma alla fine domina il gioco, segna tre gol ed è seconda. L'Inter vive l'ennesima serata altalenante di questo campionato, costretta a inseguire il Torino dopo un madornale errore di Handanovic che ha regalato il gol a Belotti, ma poi capace di ribaltare la partita in tredici minuti a inizio ripresa con le reti di Young, Godin e Lautaro. Grazie a questo 3-1 la squadra di Conte affianca la Lazio alle spalle della Juve, e per differenza reti è al secondo posto. “Penso che la partita l’abbiamo iniziata molto bene, stavamo dominando.
Poi c’è stato quel calcio d’angolo. Capita un episodio e prendiamo gol, oggi è stato clamoroso - ha detto il tecnico a Sky Sport - Handanovic difficilmente sbaglia, è un periodo particolare.
Nelle partite precedenti siamo stati puniti anche in maniera eccessiva. Venti tiri in porta, oltre il 60% di possesso palla, è stata una partita dominata. Quel gol poteva ammazzare chiunque, i ragazzi sono stati bravi a rimanere in piedi e poi a continuare a giocare. Siamo più imprevedibili rispetto al passato”.
Conte: “Non voglio essere di troppo”
“Le vittorie servono per dare certezze ed entusiasmo. Noi lavoriamo sotto tutti i punti di vista, è inevitabile che il risultato debba coronare tutto questo sforzo. Quando non arriva dispiace. Nell’ultimo periodo siamo stati puniti eccessivamente dagli episodi. Per me la strada è quella giusta. Giochiamo un calcio aggressivo, cercando di avere il possesso palla e il dominio della partita.
Le mie dichiarazioni sul futuro? La domanda era su Sanchez. Io sono stato chiamato all’Inter per un progetto triennale cercando di riportare la società dove merita, è inevitabile che ci voglia del tempo. Nel primo anno ho sorpreso magari portando squadre alla vittoria, detto questo sono arrivato qui con entusiasmo e con voglia di lavorare con persone con cui ho già avuto a che fare in passato.
C’è fiducia reciproca. Resto all’Inter? Ho iniziato un progetto triennale, poi magari il presidente può allungare il contratto e lo allunghiamo. Sono contento ed entusiasta. Però non sono una persona che vuole essere di troppo. Se le persone sono contente, non vedo il motivo perché non si possa continuare. Se non dovessero essere contente, è inevitabile che non starò a dispetto di queste persone”.
Conte: “Eriksen? Quando faccio delle scelte…”
“Eriksen sta lavorando, soprattutto quando abbiamo ripreso. È arrivato con un piglio cattivo. Deve cercare di mantenere determinati livelli. Abbiamo bisogno di determinati equilibri, è giusto che io faccia delle scelte. Il calciatore sta crescendo e ha voglia di mettersi alla prova.
Anche lui ha capito che è arrivato all’Inter, una squadra ambiziosa. Le aspettative in Italia sono molte alte. Più arrivi a suon di tromba, più tutti si aspettano tanto. È giusto che lui lo sappia. In Inghilterra la situazione è molto più tranquilla. Lui si sta impegnando, sta lavorando però al tempo stesso io devo fare delle scelte per il bene dell’Inter. Quando scelgo un calciatore, l’ultima cosa che guardo è dal collo in su. Per il resto sono molto contento”.
MAROTTA
“Nessuna bocciatura, meglio di Conte non può decidere nessun altro. Vuol dire che ha dei riscontri oggettivi, giochiamo ogni tre giorni. Il turnover è giusto e il periodo climatico è abbastanza difficile”. Beppe Marotta minimizza i tagli di Eriksen e Skriniar, fuori dall’undici titolare dell’Inter nella sfida contro il Torino.
“Prendere gol negli ultimi cinque minuti è normale che lasci un po’ di amarezza, ma bisogna fare una valutazione generale - ha detto il dirigente nerazzurro a Sky Sport -. Il cammino sta dando grandi soddisfazioni in termini statistici e di risorse. Conte aveva un obiettivo, quello di valorizzare le risorse e migliorare una situazione. Ci stiamo riuscendo, siamo contenti del ruolo di Conte e del lavoro della società”.
Marotta: “Conte ancora con noi? Vuole vincere”
“Conte ha fatto il massimo? Il massimo non esiste, c’è sempre qualcosa da migliorare. E Conte lo sa. Il lavoro è stato ottimo però possiamo ancora migliorarci per ridurre il gap dalla Juve. Quest’anno è stato anomalo, ci sono prestazioni altalenanti di questa o quella squadra.
Il post Coronavirus ha portato una roba nuova, si riscontrano tante problematiche. Abbiamo perso punti con squadre cosiddette ‘provinciali’. Conte con noi l’anno prossimo? Non credo ci siano cambiamenti. Certo, è ambizioso e vuole vincere però non dobbiamo dimenticare che è il primo anno che allena questo gruppo. È normale che dopo le partite non vinte si lasci andare a esternazioni che fanno parte delle sue dinamiche comunicative”.
Marotta su Brozovic: “Dispiace”
“Brozovic e la patente ritirata? Sono fatti che ci dispiacciono. Rimane il rammarico perché sono ragazzi giovani che devono essere più incisivi nella vita privata. Per prima cosa c'è il rispetto verso compagni e società.
Riposare bene in questo periodo è importante, certe cose non vanno fatte. È stato multato. Il blasone dell’Inter è molto forte per la storia che ha. È normale che ci sia una pressione forte, che arriva più dall’esterno che dall’interno. Dobbiamo avere la forza di trovare una maggiore convinzione nei nostri mezzi. Ce la giochiamo fino alla fine”.