“SINNER E I 3 MATCH-POINT CONTRO DJOKOVIC? SAREBBE IPOCRITA DIRE CHE NON L’HO VISTA BRUTTA” - FILIPPO VOLANDRI, IL CAPITANO DELL'ITALTENNIS CHE HA VINTO LA COPPA DAVIS, RACCONTA A “NON E’ UN PAESE PER GIOVANI” SU RADIO 2 SEGRETI E RITI SCARAMANTICI DEGLI AZZURRI – LE NOTTI INSONNI, LO STRESS (“HO 42 ANNI MA ME NE SENTO 65”), BERRETTINI (“CI HA DATO UNA BELLA MANO”), SINNER ‘CHE HA BISOGNO DI UNA COMUNICAZIONE NON ECCESSIVA’. E SUI NOMI DELLA CHAT DEL GRUPPO RIVELA CHE… - VIDEO

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https://www.raiplaysound.it/audio/2023/11/Filippo-Volandri-il-capitano-che-ha-portato-lItalia-del-tennis-alla-vittoria-della-Coppa-Davis-e047246e-04ac-44cd-9355-512f2faad73f.html

 

filippo volandri

“Per arrivare al successo bisogna passare delle notti insonni”. E ne ha passata più di una Filippo Volandri, il capitano che ha portato l'Italtennis alla vittoria della Coppa Davis. “Negli ultimi 2 giorni ho recuperato un po’ di ore di sonno rispetto a quelle degli ultimi 2 mesi in cui non ho dormito tantissimo”. Ha 42 anni ma oggi se ne sente 65, rivela a “Non è un Paese per Giovani”, il programma di Radio 2 condotto da Massimo Cervelli e Tommaso Labate.

 

Si parla di momenti di svolta, a iniziare dai 3 match point annullati da Sinner a Djokovic: “Sarebbe da ipocrita dire che non l’ho vista brutta. Una delle qualità di Sinner è che non molla mai. Anche quando sta 40-0 sotto, lui se fa un punto, si carica tantissimo. E così è stato contro Djokovic…”.

 

filippo volandri sinner italtennis coppa davis

Come è nata la squadra che ha vinto la Davis? “Fondamentale l’esperienza di Bologna. Abbiamo perso 3-0 contro il Canada, da favoriti. Prendere una bella sveglia ci ha compattato molto. Era un momento particolare. C’erano state delle polemiche, dopo New York Sinner aveva deciso di non rispondere alla convocazione. Per la prima volta abbiamo usato tra noi la parola “famiglia”. Ce la siamo portata dietro. Prendete Berrettini, che è venuto a Malaga e non poteva giocare, ci ha dato una bella mano”.

 

Volandri spiega poi la tipologia del suo lavoro (“manageriale più che tecnico”) e di come si adatti alle diverse sfumature caratteriali dei suoi tennisti: “Sinner ha bisogno di una comunicazione non eccessiva, Musetti vuole che gli parli molto così come Arnaldi, Sonego lo devi prendere sul divertimento e sull’entusiasmo”.

 

filippo volandri sinner

Il Capitano rivela poi il lato scaramantico dell’avventura azzurra. I nomi della chat del gruppo? Ne abbiamo fatti 3500. Davis Ita, poi non ha funzionato, così è diventata Coppa Davis. Quindi Team Malaga. Ogni trasferta la cambiamo. Nella prossima l’Insalatiera sarà la foto profilo”. Gli occhi lucidi prima della premiazione? “In questi anni abbiamo fronteggiato tantissime cose: infortuni, polemiche, a un certo punto ti passa davanti il film e ti scende la lacrima. Piano piano ci rendiamo conto di quello che abbiamo fatto. E’ bello sentire l’affetto delle persone ovunque andiamo”.

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