“SINNER ORMAI È PIÙ FORTE DI DJOKOVIC”. ADRIANO PANATTA COMMENTA CON PAOLO BERTOLUCCI LA SEMIFINALE VINTA DALL’AZZURRO AGLI AUSTRALIAN OPEN - “JANNIK È DI UN’ALTRA CATEGORIA RISPETTO A NOLE. VINCERÀ DIVERSI SLAM NEI PROSSIMI ANNI” – LA FINALE CONTRO MEDVEDEV? “SINNER LI PRENDE TUTTI A PALLATE, COL SORRISO” - BERTOLUCCI: "IL RUSSO DEVE PROVARE A FARE QUALCOSA DI DIVERSO RISPETTO ALLE ULTIME GARE (PERSE) CONTRO SINNER, ALTRIMENTI È BISCHERO…” - VIDEO
-LA TELEFONATA
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Francesco Persili per Dagospia
“Sinner ormai è più forte di Djokovic”. Adriano Panatta commenta con Paolo Bertolucci la semifinale vinta dall’azzurro agli Australian Open durante il podcast “La telefonata” prodotto da “Fandango” e dalla rivista “Il Tennis Italiano”.
“Mi sono svegliato alle 4. Non c’era match, dopo i primi due set vinti facilmente da Jannik, mi sono riappisolato, il terzo non l’ho visto. Sinner ormai è di un’altra categoria rispetto a Nole. Tira più forte, serve meglio, di testa è più solido. Vincerà diversi Slam nei prossimi dieci anni”.
“Braccio d’Oro” Bertolucci gli fa eco: “Ho visto un Djokovic lento e falloso. Sono arrivati tutti insieme i suoi 37 anni. Gli è rimasta dentro la testa la sconfitta della Coppa Davis contro Sinner. Ha giocato con molti dubbi e la paura di perdere la partita”. Si chiamano “demoni”, riprende Panatta: “Il campione serbo lo teme, sa che probabilmente perde contro Jannik. Al di là della vittoria, la cosa incredibile è che Sinner anche dopo aver perso il terzo set (con la palla match sprecata) non ha proprio pensato al rivale. Si è rimesso lì come un treno e lo ha preso a pallate.
La finale contro Medvedev? “Sinner li prende tutti a pallate, col sorriso”, assicura Panatta. “Il russo si mette dietro, sbaglia poco. Contro Jannik risponderà in braccio allo spettatore in prima fila, resterà dietro, l’animo è quello lì”.
Per Bertolucci Medveved, oltre a tessere la sua proverbiale ragnatela, deve "provare a fare qualcosa di nuovo" rispetto alle ultime gare (perse) contro Sinner: “Altrimenti è bischero…”