“SONO IMBATTUTI, NON SONO IMBATTIBILI” – DANIELE DE ROSSI CARICA LA ROMA IN VISTA DELLA SEMIFINALE DI ANDATA CONTRO IL BAYER LEVERKUSEN (ORE 21) IN UN OLIMPICO SOLD-OUT – “ABBIAMO BATTUTO IL FEYENOORD, POI IL BRIGHTON E INFINE IL MILAN: CI DAVANO PER SPACCIATI E INVECE SIAMO RIUSCITI A ELIMINARE TUTTI” – IL CENTROCAMPISTA DELLA SQUADRA DI XABI ALONSO ROBERT ANDRICH RIVELA - “MIA MOGLIE HA DETTO: NON VOGLIO CHE GIOCHI A ROMA, HO UN CATTIVO PRESAGIO…”
-Jacopo Aliprandi per il Corriere dello Sport - Estratti
«Sono imbattuti, non sono imbattibili». Il messaggio perfetto per preparare la semifinale europea, la quarta consecutiva per la Roma. La prima assoluta da tecnico per De Rossi che al netto dell’inevitabile emozione crede, e anche tanto, al raggiungimento della finale, e così deve fare anche la sua squadra pronta domani ad affrontare il Bayer Leverkusen neo campione di Germania.
Una sfida difficile, certo, ma che nella testa dei suoi giocatori non deve apparire impossibile. Per questo ieri il tecnico prima dell’allenamento ha voluto parlare con chiarezza e schiettezza alla sua squadra per eliminare ogni alibi sullo scontro, per dargli la consapevolezza di essere una squadra forte e che per la terza volta consecutiva può raggiungere una finale europea.
«Dobbiamo rispettare l’avversario, quello che ha fatto in questa stagione, ma non dobbiamo temerlo. Noi non dobbiamo temere nessuno. Abbiamo battuto il Feyenoord, poi il Brighton e infine il Milan: ci davano per spacciati e invece siamo riusciti a eliminare tutti», il concetto delle parole di De Rossi ai suoi. Per questo motivo “mister presente” prima ha lavorato sulla testa dei suoi, come accade spesso prima dei big match, e poi sulle gambe.
Tra le corde toccate non c’era l’aspetto motivazionale: tutti in squadra vogliono sbarcare a Dublino, tutti non hanno la minima intenzione di concedere un centimetro agli avversari per tentare di replicare l’impresa della scorsa stagione: 1-0 all’Olimpico con gol di Bove, poi il grande impegno alla BayArena per tenere il risultato sullo 0-0 e volare a Budapest.
Sarà un Leverkusen più forte rispetto a quello di un anno fa e naturalmente galvanizzato sia dal successo del campionato sia dalla voglia di rivincita per la passata eliminazione. Basti pensare che praticamente tutti i giocatori si porteranno la famiglia al seguito, e tutti nutrano un profondo senso di vendetta verso i giallorossi. Ma la Roma è la Roma, e quella formato europeo ha dimostrato di potersela giocare contro chiunque.
«Siamo emozionati, vogliamo viverci un’altra serata indimenticabile, davanti ai nostri tifosi, consapevoli che sarà una sfida difficilissima, ma non fuori dalla nostra portata - ha commentato De Rossi -. Da temere c’è la loro condizione mentale. Una squadra che non perde mai si può sentire imbattibile. Dovremo essere pimpanti e carichi, vincerà chi sarà più forte in queste due partite, non in tutto l’anno». Un segnale importante lanciato anche alla squadra: non importa se il Bayer Leverkusen ha stravinto la Bundesliga, non importa se non perde una partita dal 27 maggio scorso, non importa se sono i favoriti per volare in finale e vincere il torneo.
La semifinale si gioca su due partite, e possono diventare imprevedibili. Il Brighton e il Milan ne sanno qualcosa. L’andata si disputerà all’Olimpico e il ritorno invece in Germania, come un anno fa: «Cambia poco giocare la prima o la seconda in casa, conta l’atteggiamento che avrai in queste partite, soprattutto dai risultati che farai
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IL RETROSCENA
Robert Andrich, centrocampista del Bayer Leverkusen, ha parlato a Kicker in vista della sfida contro la Roma valida come andata delle semifinali di Europa League: "In campo non ci sarà nessun pensiero rivolto all'eliminazione dello scorso anno, nemmeno durante la partita. Mia moglie ha detto: non voglio che giochi a Roma, ho un cattivo presagio. Ma questo non sarà un problema".
Il centrocampista di Xabi Alonso continua: "Quella sconfitta contro la Roma è stata brutale, dura, ma avevamo giurato a noi stessi che avremmo fatto lo step successivo nella stagione successiva. Questa è stata la nostra motivazione dopo quell'eliminazione molto dolorosa. Secondo il motto: Quest'anno faremo meglio per andare avanti. E ora abbiamo la possibilità, è una grande motivazione ma sarebbe sbagliato entusiasmarsi. Ma non mi preoccupa, siamo pronti".