“SONO PRO VAX MA CONTRO DJOKOVIC C'È UNA CACCIA ALL'UNTORE ISTERICA” – GIULIANONE FERRARA SI SCHIERA CON IL NUMERO 1 DEL TENNIS: “ESENZIONE GIUSTA. I BESTIONI CHE AMMINISTRANO LE FRONTIERE AUSTRALIANE SONO GLI STESSI IPER-SALVINIANI CHE VOLEVANO TIRARE SILURI CONTRO LE BARCHE DEI MIGRANTI. SONO MOLTO ATTRATTO DALLO SLICE DI DJOKOVIC E DALLA COPERTURA ALARE DEL CAMPO. IL TENNIS, POI, È UNO SPORT ASETTICO. E LUI È IL MARADONA DELLA RACCHETTA”

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Alessandro Trocino per il “Corriere della Sera”

 

Giuliano Ferrara, lei dunque sta con Nole Djokovic, il furbetto del visto?

djokovic

«Sì, ma io lo chiamo il grande esentato. Contro di lui c'è una caccia all'untore isterica. Anche perché è il numero uno, guadagna 154 milioni di euro all'anno e ha un bel sorriso strafottente».

 

Per molti c'è una disparità di trattamento.

«Sono indignato per la sciocca tendenza di massa a considerare tutto con il metro della giustizia retributiva. La legge è uguale per tutti e se c'è un'infrazione va punita. Ma le esenzioni esistono, eccome. Djokovic l'aveva».

 

Molto dubbia, in realtà. Il suo caso è stato vissuto come quello di un privilegiato miliardario che aggira le regole.

«Perfino una liberal come Martha Nussbaum ha scritto che se uno interpretasse in modo rigorista il brocardo della legge uguale per tutti, sarebbe come un architetto che usa solo la linea dritta. E invece esistono anche le curve».

 

Djokovic ha sbandato in curva.

djokovic ferrara

«Un altro guru dei giustizialisti del tennis, Umberto Eco, ha detto che la democrazia è accettare l'ingiustizia minore per evitare le ingiustizie maggiori».

 

Non la pensano così le autorità politiche australiane.

«I bestioni che amministrano le frontiere australiane sono gli stessi iper salviniani che volevano tirare siluri contro le barche dei migranti. L'esenzione si fa per questioni legali e lui ha vinto in tribunale. Quindi contro Djokovic non c'è più il diritto, ma una campagna ideologica e la forza bruta».

ferrara

 

 Per il padre Srdjan, è «uno Spartaco che è stato crocifisso come Gesù Cristo».

«Le colpe dei padri non ricadono sui figli».

 

Djokovic non è un cattivo maestro?

«Le mie posizioni su Agamben e compagni sono note, non ho nessuna condiscendenza verso i no vax. Ma ora che siamo quasi tutti vaccinati, che la maggioranza dia la caccia a una minoranza di "untori", che li odi addirittura, mi pare una cosa vergognosa».

 

Lei è attratto da Djokovic perché va controcorrente?

«Sono molto attratto dal suo slice e dalla copertura alare del campo. Il tennis, poi, è uno sport asettico. E lui è il Maradona della racchetta».

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