“CON LA SPAGNA SCONFITTA MERITATA, IL PROGETTO DI SPALLETTI RICHIEDE PAZIENZA E TANTISSIMO LAVORO” – GRAVINA PARLA DEI RITARDI DEL CALCIO ITALIANO: “DOBBIAMO TENERE CONTO DELLE DISTANZE DA ALTRE REALTÀ: IL NOSTRO GRUPPO È COMPOSTO PER LA MAGGIOR PARTE DI GIOCATORI TRA OVER 23 E UNDER 30. PAGHIAMO IN TERMINI DI ESPERIENZA, DI MATERIALE SELEZIONABILE, PAGHIAMO IL GAP SULLE STRUTTURE”. COME EDITORIALISTA FUNZIONA, PECCATO CHE GRAVINA E’ IL PRESIDENTE DELLA FICG E DOVREBBE TROVARE DELLE SOLUZIONI AI PROBLEMI…
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Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha confermato la sua piena fiducia in Luciano Spalletti dopo le prime due partite di Euro 2024: "Io voglio ribadire la scelta di un progetto che stiamo portando avanti, un progetto che richiede pazienza e tantissimo lavoro - le sue parole da Casa Azzurri -. Il clima è particolarmente sereno.
Non dobbiamo mai dimenticare che stiamo parlando di un Europeo di calcio: ci sono le partite e i risultati sono legati anche alla forza degli avversari, a tante variabili. Non ci siamo esaltati dopo la vittoria contro l'Albania, dopo quella gara ho visto i ragazzi felici e sereni. Dopo la meritata sconfitta con la Spagna, erano delusi ma al contempo ancora sereni".
"Noi dobbiamo andare avanti in maniera decisa sulla realizzazione del nostro progetto - ha proseguito il numero uno della Federcalcio -. Abbiamo scelto lo scorso agosto il miglior allenatore sul mercato, ha una filosofia che noi condividiamo ed è l'unica strada che possiamo seguire".
Gravina ha poi però ammesso come il gap da altre realtà sia ancora piuttosto evidente: "Dobbiamo tenere conto, certo, delle distanze da altre realtà, queste non possiamo negarle. Sono distanze legate all'esperienza: il nostro gruppo è composto per la maggior parte di giocatori tra over 23 e under 30 che non hanno la stessa esperienza, ad esempio, di quelli della Croazia. Paghiamo in termini di esperienza, di materiale selezionabile, paghiamo il gap sulle strutture e tutte queste cose devono farci capire che non basta la storia di un paese per fondare le aspettative.
Queste ultime si creano col lavoro e giocando insieme. Lo dissi già nel 2021: non gioca l'Europeo solo chi scende in campo, ma tutti i protagonisti del mondo intero. Noi siamo una squadra normale, per diventare una squadra speciale abbiamo bisogno di tutto ciò che ci circonda. Dobbiamo essere sereni, lavorare e avere la spinta dei tifosi. Capisco le aspettative da parte di tutti, le nostre sono superiori a quelle di tantissimi tifosi, ma dobbiamo fare i conti con la realtà. Affronteremo la Croazia con la consapevolezza che possiamo competere con altre realtà sapendo che c'è un rischio legato al risultato. Quest'ultimo lo conosceremo solo dopo la partita".