“VOGLIO ANDARE A LOS ANGELES PERCHÉ NON HO MAI VISTO L'AMERICA. NON LA VEDRÒ NEMMENO STAVOLTA PERÒ VOGLIO ANDARCI” – L’AUTO-IRONIA DI ASSUNTA LEGNANTE, CAMPIONESSA NON VEDENTE NEL LANCIO DEL DISCO, ARGENTO ALLE PARALIMPIADI DI PARIGI - “NON INTENDO SMETTERE, MA È CHIARO CHE DEVO FARE I CONTI COL MIO CORPO. DOPO 35 ANNI DI SPORT AGONISTICO LE MIE GINOCCHIA SOFFRONO. A LOS ANGELES IN CASO LANCERO’ IN CARROZZINA” – VIDEO
-Assunta Legnante, campionessa non vedente nel lancio del disco: "Voglio andare a #LosAngeles2028 perché non ho mai visto l'America. Non la vedrò nemmeno stavolta però voglio andarci" Grandissima! pic.twitter.com/y15jlv61Ab
— Il Grande Flagello (@grande_flagello) September 3, 2024
Da https://www.eurosport.it
Come a Tokyo 2020, così a Parigi 2024: sempre d'argento! Assunta Legnante dà nuovamente spettacolo in una finale di lancio del disco F11 femminile paralimpica, conquistando la medaglia d'argento nei Giochi di Parigi 2024.
L'Azzurra parte con due nulli, poi piazza un 36,07 di sicurezza lanciando da ferma e può così inserire nuovamente l'elemento della rincorsa per sognare. Al quarto tentativo, il suo disco vola a 38,01 metri, permettendole di scavalcare la cinese Xue Enhui (bronzo).
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"A un certo punto ho rischiato anche di non arrivare alla fine della gara. Pioveva per tutte, ma la pedana era scivolosissima e sappiamo tutti che non è la mia specialità. Avrei potuto fare di più, come già fatto in allenamento, ma l'allenamento non conta.
Sempre un terno al lotto per me questa gara, sono partita molto convinta e ieri sera mi sono detta che, con una finale a otto, avrei potuto anche fare tre nulli, perciò dovevo provarci fin da subito. Poi chiaro, dopo due nulli il terzo lancio ho dovuto piazzarlo, ma è andata bene. Non sono riuscita a vendicare l'argento di Tokyo, spero di farlo nel peso perché è la gara a cui tengo di più. Mancano due giorni, ma intanto mi godo questo argento e lo dedico a tutti quelli che ci seguono da casa, ma anche a chi mi ha portato fino a qui, come la mia fisioterapista Debora".
Mi ha permesso di non aver più paura di lanciare, perché comunque dopo 35 anni di sport agonistico le mie ginocchia soffrono e comincio ad avere qualche défaillance. Proprio Debora mi accompagnerà sul podio, mentre al mio allenatore toccherà aspettare il peso. L'età avanza e servono tante piccole cose per una gara del genere.
Perché lasciare medaglie ad altri finché sei in piedi e puoi vincere? Non intendo smettere, ma è chiaro che devo fare i conti col mio corpo. Una cosa è sicura: voglio andare a Los Angeles perché non ho mai visto gli Stati Uniti. Nel caso, lancerò in carrozzina". Questi i primi commenti di Legnante dopo la finale, nell'intervista concessa ai colleghi Rai.