A LUKAKU FISCHIANO GIA’ LE ORECCHIE – NONOSTANTE IL DIVIETO IMPOSTO DALLA QUESTURA, LA CURVA NORD DELL'INTER DISTRIBUISCE FUORI DA SAN SIRO I FISCHIETTI DA UTILIZZARE CONTRO IL GRANDE EX, ROMELU LUKAKU, NELLA SFIDA CHE VEDE I NERAZZURRI IN CAMPO ALLE 18 CONTRO LA ROMA: “DIAMOGLI UN DEGNO BENTORNATO” – PER FERMARE IL BELGA INZAGHI HA PREPARATO LA “CURA HAALAND”: RADDOPPI COSTANTI ACERBI-BASTONI E RIFORNIMENTI DA TAGLIARE CON CALHA E MHKYTARIAN – VIDEO
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CALCIO: CURVA INTER DISTRIBUISCE FISCHIETTI PER LUKAKU
(ANSA) - La Curva Nord dell'Inter sta distribuendo, fuori da San Siro, i fischietti da utilizzare contro il grande ex Romelu Lukaku nella sfida che vedrà i nerazzurri in campo alle 18 contro la Roma. Nonostante lo stop della questura all'ingresso dei fischietti allo stadio, la tifoseria organizzata interista li sta consegnando a chi li richiede nella zona davanti alla curva, mentre non mancano anche i cori di insulto nei confronti del giocatore giallorosso.
"Diamo un degno bentornato a Lukaku, rendiamogli la vita un inferno in campo. Insieme alla fanzine ci sarà un fischietto, usiamolo tutti quando il belga tocca la palla - recita un comunicato dei tifosi -, a ogni suo movimento deve essere un fischio unico. Chi ha tradito, non rispettato i nostri colori deve subire tale punizione, deve capire che la nostra sacra veste non deve essere un peso indossarla ma un vanto, un orgoglio. Per due volte ha commesso l'errore, dopo che noi lo abbiamo difeso a spada tratta, nel suo peggior momento gli siamo stati vicini, abbiamo creduto in lui.
Poi però ci ha pugnalato alle spalle, nella notte come il peggiore dei ladri, ora annientiamolo psicologicamente, senza cadere in ovvie situazioni di insulti. Una pioggia di fischi, tutto lo stadio dovrà farlo, troverete dei banchetti intorno allo stadio dove poter prendere la fanzine e il fischietto. Forza Interisti, ricordiamo a Lukaku chi siamo", concludono i tifosi.
C’È LUKAKU E INZAGHI HA IL PIANO HAALAND I TIFOSI INVECE HANNO L’APP DEI FISCHI
Estratto dell’articolo di Paolo Tomaselli per il “Corriere della Sera”
[…] Simone Inzaghi ha deciso di non parlare, nemmeno alla tv del club. Certe volte però l’assenza di parole si nota più delle frasi di circostanza. Il messaggio del tecnico così è ancora più chiaro: non è «tutti contro Lukaku» e per battere la Roma e riprendersi la testa della classifica dopo il successo della Juventus nell’anticipo, serve un’Inter concentrata, lucida, intensa. E senza quei (rari) momenti di sonnolenza difensiva, l’ultimo dei quali è arrivato martedì in Champions.
La partita ha un peso specifico molto superiore all’attuale classifica, con la Roma indietro di otto punti. E i fischi per Lukaku saranno un tema forte lo stesso: naturali, col fischietto «proibito» o con la applicazione che li riproduce (c’è anche questa). Ma Inzaghi punta su tutti i titolarissimi e prepara il menù completo per l’ex amico belga, molto simile a quello di Istanbul che servì per fare andare di traverso almeno un po’ la finale di Champions a Haaland: quindi di raddoppi costanti Acerbi-Bastoni, ma anche rifornimenti da tagliare con Calha e Mhkytarian, che dovranno fare gli straordinari tra le linee per limitare il raggio d’azione di Paredes.
Non c’è dubbio che buona parte dei giocatori dell’Inter possa avere il dente avvelenato con l’ex compagno (alcuni come Dimarco e Lautaro avevano anche un rapporto di grande amicizia) ma aspettarsi ingenuità da un gruppo così esperto sarebbe sorprendente.
E anche Big Rom può esaltarsi in un clima così ostile, grazie anche a una squadra che vince da cinque partite di fila e che ha trovato il modo di sopperire ad assenze che restano rilevanti: Dybala non è stato convocato, evidentemente il suo piano di recupero è all’insegna della cautela assoluta, così a fare da spalla a Lukaku quasi sicuramente sarà El Shaarawy, in stato di grazia.
Mourinho, squalificato, dovrebbe seguire la partita dal pullman e il vero dubbio per l’Inter riguarda il modo di interpretare la partita, perché se Lukaku non è Haaland, la Roma non è il Manchester City, contro cui è più facile puntare sulle ripartenze e non dare profondità al centravanti. Inzaghi sa che Mou gli ruberà l’idea, cercando di lanciare in velocità Lukaku verso l’area nerazzurra, ma questa Inter ha dimostrato di poter giocare più partite dentro ai novanta minuti. [...]