LUKAKU SUONA IL “BLUES” – CHE ESORDIO PER “BIG ROM” AL CHELSEA NEL DERBY CONTRO L’ARSENAL: SEGNA DOPO 15 MINUTI, PRENDE UNA TRAVERSA E CONQUISTA IL PREMIO DI MIGLIORE IN CAMPO – DURANTE LA PRIMA ESPERIENZA CON IL CHELSEA, LUKAKU NON ERA RIUSCITO A SEGNARE NEANCHE UNA VOLTA IN 15 PRESENZE – TUCHEL GODE: “PARLA E AIUTA TUTTI, È UN LEADER DEMOCRATICO. A NOI UN GIOCATORE COSÌ MANCAVA” - VIDEO
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Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera”
A vederlo, imprendibile e spietato come negli anni milanesi, si stringe il cuore. Non solo agli interisti, che adesso si consolano con l'ottimo Dzeko, ma un po' a tutti i tifosi italiani perché la serie A senza Lukaku è di sicuro più povera. Romelu debutta per la seconda volta nel Chelsea e impiega meno di quindici minuti a piegare il derby di Londra in casa dell'Arsenal dalla parte dei Blues.
Un gol che è il suo marchio di fabbrica: perfetta protezione della palla, appoggio all'indietro a un altro ex interista, Kovacic, e facile appoggio di destro da centro area dopo il cross basso da destra di James, che venti minuti dopo segna il gol del definitivo 2-0. Il Chelsea, che ha vinto la Champions e la Supercoppa Europea, sarà una delle grandi protagoniste della Premier.
Lukaku va a inserirsi in un meccanismo quasi perfetto portando quello che mancava: fisicità, personalità, gol. Il belga sbriciola da solo la tenera difesa dei Gunners. I numeri della sua partita sono da applausi: 8 tiri e 8 duelli vinti, come nessun altro in campo, anche il 95 per cento di precisione nel passaggi. Il migliore in campo.
Al Chelsea l'ex interista aveva già giocato una manciata di partite nel 2011, ma senza segnare. Nel nuovo debutto si prende tutto, gol e vittoria. Quasi un'abitudine. Romelu è riuscito a segnare all'esordio già cinque volte con le maglie di West Bromwich, Everton e Manchester United e in Italia con quella dell'Inter contro il Lecce.
Adesso si ripete con i Blues. L'austero Tuchel in panchina gongola: «Sono molto felice per lui. Lo sono per la partita che ha giocato e per come si è rapidamente integrato nella squadra. Parla e aiuta tutti, è un leader democratico. A noi un giocatore così mancava». L'allenatore tedesco tiene il suo centravanti in campo novanta minuti, come faceva quasi sempre anche Conte. Perché Lukaku è un giocatore di squadra.
Dopo la rete, sempre nel primo tempo, ci prova di testa, sovrastando due difensori dell'Arsenal e nella ripresa le sue ripartenze provocano il panico all'Emirates. La punizione pennellata da Mount, a 13 minuti dalla fine, sembra l'occasione perfetta per la doppietta. Lukaku si avventa sul pallone e lo colpisce benissimo in tuffo: Leno, con un balzo prodigioso, devia sulla traversa. Poco male.
Il Chelsea vince il derby della Londra del nord senza patemi e dopo due giornate è a punteggio pieno. L'Arsenal, invece, è una bella incompiuta. Raramente i Gunners spaventano i rivali e neppure l'ingresso di Aubameyang, guarito dal Covid, cambia lo spartito di una partita segnata dal momento dell'1-0 del Totem. I tifosi del Chelsea già sognano una stagione straordinaria.