MAI DIRE MEI – PERCHE’ IL RIBALTONE AL VERTICE DELLA FEDERAZIONE ATLETICA LEGGERA CON LA VITTORIA DELL’OUTSIDER STEFANO MEI SUL GENERALE PARRINELLO PUO’ DIVENTARE UNA CATTIVA NOTIZIA PER MALAGO’ IN VISTA DELLE ELEZIONI CONI – MATTEO SALVINI TRA I PRIMI A CONGRATULARSI CON IL NUOVO PRESIDENTE FIDAL…
-Foto di Ferdinando Mezzelani per Dagospia
Ribaltone in Fidal. La “guardia” batte il “generale” in volata. Il poliziotto Stefano Mei è il nuovo presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera. L’ex campione europeo dei 10000 metri a Stoccarda nel 1987 ha ottenuto 31.070 voti (53.47%) rispetto ai 26.917 di Parrinello (46.35%), comandante del gruppo polisportivo della Guardia di Finanza. A far pendere la bilancia verso l’ex campione spezzino sono stati i voti (13.410) del terzo candidato, Roberto Fabbricini, ex segretario generale del Coni, che in sede di ballottaggio sono andati in gran parte verso Mei.
L’outsider, sostenuto da un pattuglione di ex atleti (da Livio Berruti a Panetta) ha avuto la meglio sul candidato che rappresentava la continuità con la presidenza Giomi in Fidal. Ma l’ex azzurro, si troverà a dirigere un consiglio federale in cui la maggioranza (sette su dodici) è in mano al fronte Parrinello. E c’è chi fa ventilare, con malizia, la possibilità di dimissioni di massa dei consiglieri dell’opposizione per puntare subito al commissariamento della Fidal e a nuove elezioni.
Quale sarà la posizione di Stefano Mei nelle elezioni del presidente del Coni? Tra i primi a congratularsi con lui, Matteo Salvini, “nemico” di Malagò: “Da mezzofondista ci ha regalato grandi emozioni, l’auspicio di tutti gli sportivi è che faccia altrettanto in questo suo nuovo incarico”