MATTIA FURLANI CAMBIERÀ L’ATLETICA TANTO QUANTO SINNER STA RIVOLUZIONANDO IL TENNIS - AI MONDIALI DI ATLETICA INDOOR C’È ANCHE L’ITALIA GIOVANE, FORTE E MULTIETNICA. IERI L’ESPLOSIONE DI MATTIA FURLANI, ARGENTO NEL SALTO IN LUNGO. POI ANCHE SIMONELLI ARGENTO NEI 60 OSTACOLI E ZAYNAB DOSSO BRONZO NELLO SPRINT – FURLANI HA TRA I SUOI IDOLI SINNER E LA SUA FILOSOFIA SEMBRA QUELLA DEL CAMPIONE DI TENNIS... - VIDEO
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C'è una nuova stella nell'atletica leggera italiana. È il diciannovenne Mattia Furlani, che porta a casa l'argento nel salto in lungo ai Mondiali indoor di Glasgow pic.twitter.com/nV9z4vDskp
— Tg3 (@Tg3web) March 3, 2024
Ai Mondiali di Atletica indoor c’è anche l’Italia. Ieri l’esplosione di Mattia Furlani, argento nel salto in lungo. Poi anche Simonelli e Dosso. Un’Italia multietnica e dal futuro più che roseo. Ne scrive anche il Corriere della Sera:
“Il ragazzo volante, Mattia Furlani, non ha nessuna voglia di tornare sulla terra. E nel suo viaggio porta con sé Lorenzo Simonelli, argento nei 60 hs (7”43) dietro il mostro Holloway (7”29), e Zaynab Dosso, bronzo nello sprint (7”05) al cospetto delle gigantesse Alfred (6”98) e Swoboda (7”00), alfieri dell’Italia giovane e multietnica che ha conficcato le unghie sul mondo“.
Furlani è il Sinner dell’atletica: «C’è ancora molto lavoro ancora da fare»
La mentalità del giovane italiano sembra quella del campione di tennis. Tanto che dopo l’argento dice:
«So bene la mole di lavoro che c’è dietro, ne rimane ancora molto da fare. È da 20 settimane che penso a questi Mondiali, Istanbul (Europei indoor) e Budapest (Mondiale all’aperto) sono state lezioni imparate, torno da Glasgow con una maggiore stabilità mentale, più forte».
E infatti tra suoi idoli c’è Sinner:
“Il futuro è già qui, sotto i ricci scomposti di un ragazzo italiano che cambierà l’atletica tanto quanto Jannik Sinner sta rivoluzionando il tennis. «Non sono un esperto ma Jannik mi ha conquistato: è onesto, serio, ha una mentalità che ho visto solo a Gimbo. Mi ispira: i suoi sogni sono i miei», Mattia è il più giovane medagliato nel lungo nella storia del campionato in sala (cioè dall’85), un predestinato che dall’alto della sua età non avrebbe mai accettato un oro ex aequo“.