MESSI MALISSIMO - IL REAL SI LAUREA CAMPIONE DI SPAGNA, IL BARCELLONA CHE PRIMA DEL LOCKDOWN ERA AVANTI DI DUE PUNTI, SI LECCA LE FERITE. LEO SI SFOGA: "DOBBIAMO FARE TUTTI AUTOCRITICA" - SUAREZ: “LA COLPA È SOLTANTO NOSTRA SE ABBIAMO PERSO IL TITOLO, È GIUSTO NON CERCARE SCUSE”. DI CERTO LA GUERRA TRA MESSI E BARTOMEU NON HA AIUTATO – LA 'REMONTADA' REAL GRAZIE AL PREPARATORE E L’UNDICESIMO TROFEO DA ALLENATORE DI ZIDANE
-Carlos Passerini per il Corriere della Sera
Real campeòn di Spagna.
Per la 34ª volta nella sua storia. Un' autentica impresa in rimonta, quella di Zidane e i suoi, capaci di infilare qualcosa come dieci vittorie su dieci dal lockdown in poi, incluso il 2-1 di ieri sera al Villarreal con doppietta di Benzema. Il resto lo ha fatto il Barcellona, piombato da mesi in una crisi che parte dai vertici dirigenziali e che arriva fino alla squadra, un caos che alla fine ha fatalmente compromesso la stagione.
Non è un caso che già qualche giorno fa Suarez, ben prima che l' aritmetica condannasse i catalani, aveva gettato la maschera: «La colpa è soltanto nostra se abbiamo perso il titolo, abbiamo lasciato troppi punti per strada ed è giusto non cercare scuse».
Anche Messi non ha fatto il Messi. Di certo la guerra col discusso presidente Bartomeu non ha aiutato.
Qualche scusa in realtà il barcelonismo l' ha trovata. Nel mirino la Var, che secondo le accuse di alcuni quotidiani vicini alla galassia blaugrana ha sfacciatamente aiutato le Meringhe. Come prova vengono portati i 5 rigori fischiati nelle ultime 10 partite, «senza contare le molte decisioni arbitrali che hanno favorito il Real», scriveva polemicamente Diario Sport . I soliti veleni sull' asse Madrid-Barcellona, dove da sempre futbòl e politica s' intrecciano.
Va però detto che lo sprint del Real è stato sbalorditivo.
Prima dello stop, il Barcellona era avanti di 2 punti. È durante il lockdown che il Real ha pianificato la sua rimonta, grazie anche all' eccellente lavoro svolto da Gregory Dupont, preparatore atletico campione del mondo con la Francia nel 2018, voluto a tutti i costi da Zidane. Per Zizou seconda Liga conquistata e complessivamente 11° trofeo da allenatore, incluse le tre Champions. Ancora dubbi sulle sue qualità?
MESSI
Filippo Maria Ricci per gazzetta.it
Messi ha parlato, e ora vediamo cosa succede. Leo chiede cambi, e guarda in alto. Leo mostra tutta la sua delusione il suo cosmico pessimismo rispetto alla gara dell’8 agosto con il Napoli, ritorno dell’ottavo di Champions che al San Paolo è finito 1-1.
“Non volevamo chiudere così, ma la partita di stasera rispecchia il nostro cammino durante tutto l’anno: una squadra irregolare, molto debole che viene battuta per voglia e intensità, alla quale è molto facile creare occasioni e far gol. Nella stagione abbiamo perso punti che non dovevamo perdere e la gara di stasera fotografa quella che è stata la nostra stagione”.
AUTOCRITICA “Il Real ha fatto il suo, dopo la pausa ha vinto tutte le partite ma noi abbiamo contribuito, e tanto, perché la Liga la vincessero loro. Abbiamo buttato via tanti punti”. Effettivamente alla ripresa del campionato il Barça era a +2 sul Madrid e stasera ha chiuso a -7, addirittura 9 lunghezze perse in 10 partite. “Ora dobbiamo fare autocritica: noi giocatori per primi ma anche a livello generale perché va bene che il Madrid faccia il suo vincendo sempre, ma noi siamo il Barcellona e anche noi dobbiamo vincere tutte le partite e non guardare a ciò che fa il rivale”.
CON IL NAPOLI... “La sensazione è quella di una squadra che vuole ma non può, che ha lasciato tanto a desiderare in tante partite. Qualche tempo fa ho detto che se avessimo seguito in questo modo non avremmo vinto la Champions, ed è stato dimostrato che questo livello non basta nemmeno per vincere la Liga. Se vogliamo vincere la Champions devono cambiare tantissime cose, altrimenti perdiamo anche la partita col Napoli”.
CAMBIARE TANTO “Abbiamo bisogno di aria, ci farà bene la pausa, per pulire la testa, e riflettere su quanto ci è successo da gennaio ad oggi, tante cose negative. La Champions sono 4 partite, e ci può portare un titolo che tutti desideriamo, però ripeto, devono cambiare tantissime cose. E fare tanta tanta autocritica, non possiamo pensare che abbiamo perso perché il rivale è stato meglio di noi”.
ROMA E LIVERPOOL “La gente è arrabbiata, come noi, è giusto e normale così. Veniamo dalle sconfitte di Roma e Liverpool e la gente sta esaurendo la pazienza: è giusto che sia così, perché non le stiamo dando niente”.
E SETIEN... Lapidario Leo, onesto, diretto, duro. Ora la palla passa alla dirigenza, che dovrà cercare di calmare le acque e soprattutto l’anima delusa e arrabbiata del suo capitano, che chiede cambi. Intanto dopo la partita ha parlato Quique Setien: “È giusto fare autocritica, e sono d’accordo su alcune cose che ha detto Leo ma io non butterei via tutto. Qualcosa abbiamo fatto”. Gli hanno chiesto se sarà lui a guidare il Barça contro il Napoli l’8 agosto in quella che sarebbe la sua seconda gara di Champions della carriera: “Spero di si, però non lo so”. Nei prossimi giorni ne sapremo di più.