METTETELA COME VOLETE: LA JUVE NON FARA' LA CHAMPIONS! PER ASSICURARE "L'AFFLITTIVITÀ" DELLA PENALIZZAZIONE NEI CONFRONTI DELLA "GIUVE" PER IL CASO PLUSVALENZE, I GIUDICI POTREBBERO ESSERE "COSTRETTI" A RIDARLE IL -15 IN CLASSIFICA (INVECE DEL -9 CHE AVEVA CHIESTO LA PROCURA) - IL MOTIVO? I BIANCONERI POTREBBERO COMUNQUE QUALIFICARSI IN CHAMPIONS A FINE ANNO - IL "FATTO QUOTIDIANO": "SIAMO DI FRONTE A UN DILEMMA. DA UNA PARTE LA GIUSTIZIA FEDERALE NON PUÒ PERMETTERSI DI COMMINARE UNA SANZIONE CHE SI RIVELI ININFLUENTE. DALL’ALTRA…"
-Estratto dell'articolo di Lorenzo Vendemiale per www.ilfattoquotidiano.it
Tutti sanno che la Juventus avrà una nuova penalizzazione […] Tutti ipotizzano anche […] che in appello riceverà un piccolo sconto, in ragione dello scorporo della posizione dei dirigenti minori, magari tornando al famoso -9 che aveva chiesto inizialmente la Procura. Tutti scommettono quindi che la Juve non giocherà la prossima Champions League, pur essendo ormai a tre punti dalla qualificazione matematica sul campo. I tre assunti, però, rischiano di contraddirsi: con i risultati delle ultime giornate, i giudici sono praticamente “costretti” a ridarle il -15, altrimenti c’è la possibilità concreta che i bianconeri si qualifichino ugualmente all’Europa.
[…] Milan, Roma e Atalanta – con le loro prestazioni disastrose delle ultime settimane – stanno mettendo in difficoltà la corte federale, come se non avesse già abbastanza pressione. […] Oggi la Juventus è seconda, a quota 69 punti: +8 sul Milan quinto, addirittura +10 e +11 su Roma e Atalanta, con inerzia tutta a favore.
[…] Questo significa che la situazione prospettata poche settimane fa – quando sembrava bastassero 5-6 punti per far scivolare i bianconeri fuori dalle coppe – si è ribaltata. […] Se si tornasse al -9 in classifica – lo scenario più pronosticato alla vigilia – i bianconeri potrebbero riscavalcare il Milan giusto cinque giorni dopo la penalizzazione e qualificarsi in Champions. Nemmeno col -12 la squadra di Allegri sarebbe fuori dai giochi, visto che all’ultima il Milan affronta il Verona in lotta per la salvezza. Insomma, solo col -15 (o giù di lì) i giudici sarebbero certi di penalizzare davvero la Juve.
Siamo di fronte ad un bel dilemma. Da una parte la giustizia federale non può permettersi di comminare una sanzione che si riveli ininfluente dopo l’ambaradan degli ultimi mesi (sarebbe l’epilogo finale di questa farsa), e la stessa afflittività prevista dal codice richiede un effetto concreto sulla classifica. Dall’altra, però, la pena dev’essere pure ragionevole, e ripresentarsi al Collegio di garanzia con la stessa sentenza dopo lo stralcio di alcuni capi di imputazione […] alimenterebbe le polemiche.
Una soluzione sarebbe spostare la pena al prossimo campionato, come in fondo piacerebbe proprio alla Juve, ma riscuote poco successo. Sempre che, in attesa del secondo processo per la manovra stipendi (difficile si concluda entro giugno), alla fine non tocchi alla Uefa estromettere la Juve dalle coppe, anche se la sensazione è che Ceferin preferirebbe ci pensasse la giustizia italiana sporcarsi le mani (così poi ci sarebbe il rischio per l’Italia di perdere una squadra in Europa).
[…] Si torna al discorso che forse le sanzioni dovrebbero essere comminate solo a bocce ferme, specie se le accuse non riguardano la stagione in corso, come suggerito dal ministro Abodi, che sull’argomento ha parlato troppo e spesso a sproposito ma su questo punto ha ragione. Ma la verità è che in situazioni del genere non esiste il bene, ma solo il meno peggio. […] E un’amara consolazione: quel -15 tanto criticato perché non sorretto da una quantificazione precisa, vero tallone d’Achille della sentenza Figc, col senno di poi era davvero la pena più “giusta”.