LA MISSIONE DI “WANDERMAN” PER SALVARE IL GENOA – JOSHUA WANDER, L’UOMO D’AFFARI DI MIAMI CHE CON 777 PARTNERS VUOLE SALVARE IL “GRIFONE” – IL PROGETTO: ABBASSAMENTO DELL’ETÀ MEDIA DELLA ROSA E RIDUZIONE DEL DEFICIT FINANZIARIO DELLA SOCIETÀ PER RAGGIUNGERE L’EUROPA ENTRO 4-5 ANNI – “ABBIAMO GIÀ MESSO 35 MILIONI NELLE CASSE DEL CLUB E QUESTO CI HA PERMESSO DI CHIUDERE IN UTILE IL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2021”

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Mario Gerevini per www.corriere.it

 

Da Miami a Genova per trasformare il più antico club calcistico italiano (per anno di fondazione) nel più giovane (per età della rosa), cambiandone i connotati, cancellando il cronico deficit finanziario e puntando all’Europa nel giro di 4-5 anni.

 

 È il Genoa disegnato da Joshua Wander, l’americano di Miami che con 777 Partners, a metà novembre, ha firmato l’acquisizione da Enrico Preziosi. Progetto ambizioso, progetto «Wanderman». 

 

«Di lungo termine», sostiene più volte l’uomo d’affari, facendo intendere che non è una toccata e fuga speculativa. «Voglio che la società torni alla normalità: pagare i fornitori nei tempi previsti, i debiti regolarmente, che non ci siano tensioni nella contabilità. Questo è il primo obiettivo».

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Tra il dire e il fare, intanto, c’è il mare di fronte alla splendida villa Rostan, cinquecentesca sede (in affitto) del club, dove il businessman della Florida, 40 anni, in elegante vestito blu con cappellino da baseball, racconta chi è e che cosa vuol fare, affiancato dall’ingegnere spagnolo Andres Balzquez Ceballos, 51 anni, nuovo amministratore delegato in tandem con il confermato Alessandro Zarbano. 

 

Prima fondamentale questione: il dna di 777 Partners. «Non è un fondo di investimento, siamo una holding che ha due soli soci: io e Steven Pasko (72 anni, anch’egli entrato nel cda del Genoa, ndr)». In altre parole non gestiscono denaro altrui, solo i loro capitali: così garantisce Wander. 

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E dunque hanno un’impostazione imprenditoriale di più lunga gittata. Quartier generale a Miami e sede legale in Delaware, 777 Partners ha in portafoglio circa 50 aziende (per lo più finanziarie e assicurative) per un valore totale «di quasi 8 miliardi». Ma sul loro sito, probabilmente da aggiornare, c’è scritto 3 miliardi. «Io e Pasko — racconta Wander — abbiamo costruito il business negli ultimi 6 anni partendo da zero». 

 

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È una scalata incredibile per due soli finanzieri, vuol dire avere enormi disponibilità di capitali (o di credito). A dicembre, tra l’altro, 777 Partners ha raddoppiato gli ordini a Boeing, acquisendo altri 30 jet 737 Max. Un’operazione che da sola vale 3,7 miliardi di dollari.

 

Scendiamo a Genova. «Abbiamo già messo 35 milioni nelle casse del club e questo ci ha permesso di chiudere in utile il bilancio al 31 dicembre 2021. Ma non siamo qui per rincorrere l’equilibrio di bilancio ogni anno, sarà la regola: diventeremo un gruppo autosufficiente, in grado di fare il migliore scouting, con un’accademia, un centro sportivo, infrastrutture mediche all’avanguardia, portando gli atleti in una sistema integrato di altissimo livello che li assiste (anche sui social), li fa crescere, ne migliora le prestazioni e li valorizza. Questo di per sé crea valore: sono le plusvalenze che ci interessano». 

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Il messaggio ai tifosi è ponderato. «Puntiamo all’Europa, ma con giudizio, non vendiamo fumo: tra 4-5 anni ce la possiamo fare». Ci vogliono tempo e investimenti. Il primo passo è in corso: sistemare la società in ogni suo ingranaggio. La nuova politica sulle compravendite dei calciatori, però, è già evidente. 

 

«Puntiamo su giovani da inserire nella nostra idea di calcio: gioco aggressivo, veloce, pressing. E la scelta di Johannes Spors come general manager e Alexander Blessin come allenatore va proprio in questa direzione». Shevchenko è già dimenticato ma è ancora a libro paga con altri ex allenatori.

 

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Nella sessione di gennaio sono arrivati giocatori di 20-22 anni, il più vecchio 25. «E abbiamo ridotto il monte ingaggi del 35% dai 75 milioni lordi di prima», sottolinea Balzquez. Ma gli americani quanto hanno pagato il Genoa? Risposta vaga: «Le cifre circolate (150 milioni, ndr) non sono lontane dalla realtà». 

 

Il motivo di tanto riserbo, discutibile per una società di calcio di serie A, è l’«accordo di riservatezza con Preziosi che prevede penali». L’ex presidente è rimasto nel consiglio di amministrazione, presieduto da Alberto Zangrillo. È la transizione morbida. Il business per 777 è relativamente nuovo e richiede un periodo di apprendistato. 

 

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«Relativamente nuovo» perché il gruppo Usa ha una partecipazione anche nel Siviglia: il 6% si sapeva fino a ieri. Wander, un po’ sottovoce, precisa che ora è il 15% e che, anzi, insieme all’ex presidente, avrebbero il controllo del capitale sebbene non la gestione del club, su cui è in corso una battaglia tra cordate di azionisti.