NE DOBBIAMO ANCORA MANGIARE DI PASTASCIUTTA - LA SCONFITTA CONTRO LA FRANCIA HA SCOPERCHIATO I PROBLEMI DELLA NAZIONALE DI SPALLETTI - NON È TUTTO DA BUTTARE: IL CT HA DATO UN'IDENTITÀ DI GIOCO MA LA DIFESA TRABALLA - SUI CALCI PIAZZATI SIAMO FRAGILISSIMI: 6 DEGLI 8 GOL SUBITI IN NATIONS LEAGUE SONO ARRIVATI DA SITUAZIONI DA FERMO - LA MANCANZA DI UN "NUMERO 10" E LA DIFFICOLTA' A FARE TURNOVER (A PARTE I TITOLARI, NON ABBIAMO MOLTI TALENTI DA SPENDERE)
-1 - PROCESSO A SPALLETTI
Estratto dell'articolo di Matteo Pinci per “la Repubblica”
[…] Il giorno dopo la sconfitta in Nations League a San Siro contro la Francia Luciano Spalletti lo avrà passato a studiare quei 90 minuti. Il veleno nella coda rischia di guastare il sapore della nuova Italia. Per la Nazionale di Spalletti è il momento del processo: l’udienza è aperta.
PRO
Il rinnovamento
Le prove a sostegno del lavoro di Spalletti non mancano. La prima: il coraggio di rinnovare. In Germania l’Italia era uscita dall’Europeo senza trovare un regista. Ora ne ha due: il torinista Ricci e il laziale Rovella. […] Ci voleva fegato per affidare la Nazionale a due ragazzi senza esperienza europea, ma ora il ct può passare al banco e riscuotere. Discorso che vale anche per Maldini. […] Sono tappe di un percorso avviato un anno fa con Udogie e Cambiaso, poi in estate con Calafiori. Il prossimo: lo juventino Savona.
Identità
Nei giorni più bui dell’Europeo, il blocco interista manifestò al ct, in un incontro rimasto storico, il desiderio di giocare col modulo che conosceva meglio. Quando c’è stato da ricostruire dopo la disfatta di Berlino, Spalletti è ripartito da lì. Modulo fisso, 3-5-2 e sue varianti, il più utilizzato in Serie A. Poi: le pedine giuste al posto giusto a costo di qualche sacrificio. E un’identità tattica chiarissima. […]
Entusiasmo
[…] La squadra si diverte, sa cosa fare e quello che fa le piace. Il ct ha saputo svuotare il gruppo di qualche scontento: ha tagliato alcuni “vecchi”, anche reduci dell’Europeo vinto, che rischiavano di fare da tappo ai nuovi. Ha sacrificato i caratteri meno compatibili col gruppo o chi pretendeva di giocare a prescindere. Il risultato è evidente.
CONTRO
I gol presi su calci da fermo
[…] Anche prima della sconfitta con la Francia, quando la lista era molto asciutta, un problema era evidente: la tenuta della difesa sui calci da fermo. Giocando a zona, serve più cattiveria, quella che prima a Buongiorno e poi a Locatelli è mancata a San Siro. Ma non sono i soli. Era già capitato due volte contro Israele e nei due gol costati la rimonta del Belgio all’Olimpico. Sei gol presi tutti nello stesso modo: non può essere soltanto un caso.
Poco turnover
Molti se lo saranno chiesto, leggendo i nomi degli undici scelti per la Francia: non era il caso di cambiare qualcosa? Dal campo, con la squadra apparsa lenta, la spietata conferma. Perché non fidarsi di alternative come Kean, mai stato continuo come in questo inizio di stagione, Udogie, titolare fisso del Tottenham in Premier, o Raspadori, uno dei ragazzi che hanno accompagnato Spalletti allo scudetto di Napoli? […]
L’identità da difendere
C’è un altro elemento che non è sfuggito. La differenza di ritmo tra Locatelli e il resto della squadra. Manuel […] ha bisogno di tempo per entrare nella manovra azzurra. Anche perché non è un regista. In quella posizione è più adatto Rovella. […]
2 - DIFESA DA AGGIUSTARE E CACCIA A UN 10 SPALLETTI, IL PIANO PER L’ ITALIA MONDIALE
Estratto dell'articolo di Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera”
L’Italia non cambia strada. «A marzo rivedrete le stesse facce», dice Luciano Spalletti prima di rientrare a casa, al Bosco verticale e riesaminare a caldo la prima sconfitta post Europeo. La Francia ci ha surclassato sul piano fisico e tattico. […] Ma la notte buia di San Siro non deve scoraggiarci. La strada intrapresa è quella giusta e qualche caduta andava messa in preventivo. Forse ci eravamo illusi di aver bruciato le tappe verso la riscossa e invece non è così.
Il lungo inverno azzurro, senza partite sino al 20 marzo, non ci permetterà di verificare la reazione del gruppo a questo primo passo falso. Spalletti non ne ha fatto un dramma, cerca di guardare il bicchiere mezzo pieno e trasformare gli errori in opportunità. Il c.t. è convinto che sia meglio trovare una squadra forte nei quarti di Nations League, che potrebbero trasformarsi nella prova generale in vista delle qualificazioni mondiali. Venerdì, al sorteggio di Nyon, sapremo cosa ci riserverà il destino: la Spagna, che ci ha umiliato all’Europeo ben al di là del risultato, è apparentemente fuori portata.
Contro Germania e Portogallo possiamo giocarcela, anche se saremo costretti al ritorno in trasferta. Certo, bisognerà ritrovare l’energia perduta e sistemare la difesa, che ha subito 13 reti nelle ultime 10 partite, rimanendo imbattuta una volta sola, a Bruxelles contro il Belgio. […]
«Bisogna rivedere molte cose», ammette l’allenatore azzurro, che potrebbe abbandonare la marcatura a zona sui calci piazzati. […] Ma sulla strada verso il Mondiale Spalletti non ha tentennamenti: «Siamo sulla strada giusta e qualche situazione da sistemare non cancella il lavoro di mesi». La difesa è il nostro tallone d’achille, ma non l’unico pensiero.
Nei prossimi mesi Spalletti dovrà dedicarsi alla ricerca di un vice Cambiaso nella speranza che Bellanova all’Atalanta possa dare risposte convincenti e cercare un centrocampista che leghi il gioco nel 3-5-1-1 […]. All’Italia manca un 10: Pellegrini lo ha fatto così e così, Barella tende a tornare indietro più del dovuto, Maldini deve crescere sul piano della personalità e convinzione, Baldanzi è rimasto coinvolto nella crisi della Roma.
[…] Se dovessimo superare i quarti di Nations e andare alle Finals di giugno, il viaggio dell’Italia nelle qualificazioni comincerebbe a settembre e saremmo di sicuro in un girone da quattro squadre e sei partite. Altrimenti c’è il rischio (non la certezza) di finire in un gruppo da 5 e accendere i motori a giugno. Vedremo cosa succederà. L’importante è farsi trovare pronti. Il Mondiale 2026, tra Canada, Messico e Stati Uniti, è il nostro traguardo. Dopo averne saltati due, il terzo dobbiamo portarlo a casa.