NON FATELO SAPERE A VANNACCI! LA NUOVA CAMPIONESSA ITALIANA DI BOXE NEI PESI LEGGERI È NERA E SI CHIAMA PAMELA MALVINA NOUTCHO – HA 31 ANNI ED È UN’INFERMIERA ALL’OSPEDALE MAGGIORE DI BOLOGNA – NATA IN CAMERUN, SI È TRASFERITA IN ITALIA A OTTO ANNI, CON UNA PARTE DELLA FAMIGLIA: “SONO UNA DONNA, SONO NERA, SONO PAMELA E SONO ITALIANA” – VIDEO
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Estratto dell’articolo di Luca Baccolini per https://bologna.repubblica.it/
«Non riesco ancora a credere di avere in mano la cintura. Sono campionessa». Può dirlo forte Pamela Malvina Noutcho Sawa, 31 anni, infermiera al Maggiore di Bologna, dopo aver battuto Nadia Flahi sul ring di Casoria al termine di dieci round tesissimi, nell’incontro per il titolo italiano dei pesi leggeri.
Un sogno realizzato partendo dalla palestra della Bolognina Boxe, zona Stalingrado, dove Pamela s’è allenata tutta estate col tecnico Alessandro Dané, in una città in vacanza.
Ma la sua storia comincia molto prima: i natali in Camerun, il trasferimento in Italia a otto anni con una parte della famiglia, la scuola e la laurea in infermieristica. Nel 2015 Pamela s’innamora della boxe, sport che le darà l’occasione di denunciare gli ostacoli per ottenere la cittadinanza italiana (dal diritto di voto negato, all’impossibilità di accendere un mutuo nonostante la busta paga regolare).
«Sono una donna, sono nera, sono Pamela e sono italiana, e spero che un giorno ci sia un pezzo di carta che lo dica», aveva scandito in un video poco più di un anno fa, parafrasando il celebre comizio di Giorgia Meloni, e mettendo a nudo le contraddizioni del sistema italiano su cittadinanza e diritti. Nel 2022 è arrivato il documento tanto atteso.
«Io sono stata fortunata – raccontava - perché probabilmente la notorietà del mio caso mi ha favorito. Ma per molti ragazzi, figli di stranieri nati in Italia, non è così. È paradossale pensare che mio fratello, nato in Italia, non sia stato considerato fin da subito cittadino italiano. E che abbia dovuto fare una domanda per diventarlo».
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La passione di Pamela per la boxe era nata solo otto anni fa, quasi casualmente: «Svolgevo un tirocinio in un centro per senza fissa dimora dove c’era una palestra. E dire che il pugilato non mi era mai piaciuto: quando in famiglia si guardava Rocky mi dicevano di cambiare stanza e questo mi faceva arrabbiare molto».
Pamela è anche la prima boxeur bolognese ad aver vinto per un titolo nazionale. Una rincorsa rapidissima: solo 6 incontri tra i professionisti. […]