NON C’È TRACCIA DI MAX ALLEGRI NELLA LUNGA LETTERA DI JOHN ELKANN AI SOCI DI EXOR: LA PROPRIETA’ RIMARCA SOLO IL RUOLO DI GIUNTOLI - PER IL "CORRIERE DELLO SPORT" È IL SEGNALE CHE I GIORNI JUVENTINI DEL LIVORNESE STANNO PER FINIRE (NONOSTANTE IL CONTRATTO SCADA NEL 2025) - I DIRIGENTI BIANCONERI SPIEGANO CHE “NULLA È STATO ANCORA DECISO” MA LA SOCIETA' SI GUARDA INTORNO E IN POLE PER LA PANCHINA C'E' IL TECNICO DEL BOLOGNA THIAGO MOTTA...
-Giorgio Marota per il Corriere dello Sport - Estratti
Hamilton, Renzo Piano, Taylor Swift, Warren Buffett. E Max? Non c’è traccia di Allegri nella lunga lettera di John Elkann ai soci di Exor, un compendio di analisi di mercato, riflessioni ad ampio spettro sul futuro delle sue aziende e citazioni di modelli imprenditoriali di successo, impreziosita da una massima del compianto Marchionne secondo il quale «la mediocrità non vale mai il viaggio».
Mettendo queste parole nero su bianco - o se volete, bianco su nero - l’amministratore delegato della holding ha tratteggiato in qualche modo anche il domani della Signora. Un avvenire di grandezza e rinnovato splendore, senza dimenticare la sostenibilità, nel quale il destino di Allegri appare segnato.
«La stagione 2023/24 è l’Anno Zero in cui la società sta ponendo le fondamenta per il suo ritorno a grandi livelli - ha scritto Elkann - Giuntoli, che è arrivato nel 2023 ed è stato appena nominato miglior ds dell’anno ai Globe Soccer Awards per il suo lavoro con il Napoli, aiuterà a plasmare il futuro. La squadra punta a tornare in Champions e ha già confermato la sua presenza al Mondiale per Club nel 2025».
La proprietà ha sempre avuto fiducia in Max - 5 scudetti, 4 Coppe Italia, 2 Supercoppe e due finali di Champions nel primo ciclo, oltre a due qualificazioni in Champions (la terza è in arrivo) in mezzo alla tempesta dei processi con la squadra svuotata di campioni e con 15 giovani lanciati nel secondo triennio - eppure questa interpretazione della missiva di Elkann potrebbe portare a un divorzio a giugno.
Anche alla luce dell’investitura (con forte responsabilizzazione) di Giuntoli. Nonostante il contratto di Allegri sia valido fino al 2025, infatti, un nuovo progetto che punta ai prossimi tre anni non comincerà con un tecnico a scadenza; anche se da alcuni dirgenti del club filtra ancora ottimismo: «Nulla è stato ancora deciso». Motta e Conte restano comunque i candidati più gettonati per la successione e le voci su Thiago si fanno sempre più insistenti.
«Il 2023 ha rappresentato un anno di transizione sotto il nuovo Cda e l’attenzione è stata rivolta alla risoluzione delle vicende che la Juve stava affrontando con la giustizia sportiva, sia in Italia che in Europa» ha aggiunto l’azionista di maggioranza. La penalizzazione e l’allontanamento dalle coppe sono state come tappe di un calvario, e la decisione di chiudere i contenziosi patteggiando e accettando passivamente pure la sanzione internazionale è sembrata una strategia ispirata dall’alto.
La nuova Juve, quella che potrebbe mettere da parte anche gli ultimi residui del passato glorioso targato Andrea Agnelli, sarà di nuovo vincente? Sì, ma limitando i costi. «Con un maggiore focus sui giovani talenti della sua Next Gen, la Juventus mira a costruire una struttura di costi sostenibile in linea con le nuove regolamentazioni dell’Uefa». Tramite una chiosa romantica, Elkann ha infine ribadito la vicinanza all’ambiente, allontanando ancora una volta i rumors di una possibile cessione delle quote del club
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