1. LA GAZZETTA E LA SOLITUDINE DI ALLEGRI
“Nel dopo partita il tecnico ha dato l’idea di essere un uomo solo e con un po’ di confusione in testa, incapace di riprendere in mano le redini della sua Signora. I volti dei dirigenti bianconeri erano scurissimi mercoledì sera, in particolare quello di Pavel Nedved, che negli spogliatoi si è fatto sentire (cosa che capita spesso dopo una sconfitta). Il clima è teso e tra giocatori e allenatore non sembra esserci più l’armonia di un tempo, anche perché Allegri ha perso molti dei senatori storici ai quali poter chiedere una mano nel momento del bisogno.
Una volta c’erano Chiellini, Buffon, Bonucci e Barzagli che strigliavano la squadra al posto suo, il nucleo storico era più ampio e più solido. Adesso di quella Juventus vincente e cinica è rimasto solo Bonucci, che fa quello che può per scuotere i compagni (come con il discorso nell’intervallo della gara con la Salernitana) e i fedelissimi di Max oltre a essere rimasti in pochi (Danilo, Szczesny, De Sciglio) hanno poco peso dentro lo spogliatoio (a parte il brasiliano)”.
di maria milik juventus benfica
E poi c’è Di Maria, dal quale forse Allegri si aspettava più collaborazione e con il quale pare ci siano stati diverbi in merito alla gestione dell’infortunio. Il video in cui Di Maria sembra chiedere conto a Milik della sostituzione da parte di Allegri è eloquente.
“Più di qualcuno ci ha letto una presa di distanza dall’allenatore, con cui pare ci siano state incomprensioni anche sulla gestione durante l’infortunio. Di Maria è stato anche uno dei pochi (insieme a Paredes) che non è andato a prendersi i fischi dei tifosi. L’atmosfera è incandescente e Allegri sembra il Re Nudo della favola di Andersen”.
2. GAZZETTA: CROLLO FISICO E TROPPI STOP MUSCOLARI, LA JUVENTUS È PREOCCUPATA PER LA CONDIZIONE ATLETICA
La Juventus non ha ancora puntato il dito contro Allegri per indicare un colpevole per i risultati disastrosi della squadra, ma all’interno del club c’è preoccupazione. Una delle cose che preoccupano di più è la condizione atletica dei giocatori, scrive la Gazzetta dello Sport.
“Tra i motivi di preoccupazione del club c’è la condizione atletica: anche col Benfica la squadra ha giocato bene per una ventina di minuti, andando subito in vantaggio, e poi si è fermata. Un problema di testa ma anche fisico, perché la squadra non riesce a mantenere la necessaria intensità per tutta la partita, condizione anomala a inizio stagione. In più la Juventus ha di recente aggiunto una nuova figura, quella di Giovanni Andreini, che è un preparatore ma ha il compito di coordinare tutte le aree legate alla performance”.
La Juve ha fuori, per infortuni, Chiesa, Pogba, Rabiot, Alex Sandro e Locatelli, tutti fermi per problemi muscolari. E poi c’è Di Maria a mezzo servizio. La Gazzetta definisce “discutibile” la gestione dell’argentino.
“Il Fideo si è fermato alla prima col Sassuolo per una lesione all’adduttore e dopo 15 giorni Allegri lo ha rimesso in campo con lo Spezia, facendolo poi giocare titolare con la Fiorentina. Risultato: ha risentito dolore e ha saltato Psg e Salernitana, rientrando per il Benfica ma con un minutaggio limitato. Forse sarebbe stato più lungimirante non affrettare il rientro per averlo al top nel match considerato dal tecnico bianconero il più importante in Champions League”.
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