NON SOLO LA ROMA, E' IN VENDITA ANCHE IL TORO – URBANO CAIRO NELLE SCORSE SETTIMANE AVREBBE INCONTRATO PIÙ VOLTE ALTI EMISSARI DELLA RED BULL, PER DISCUTERE DELLA CESSIONE DEL TORINO AL GRUPPO AUSTRIACO, CHE GIÀ CONTROLLA UNA GALASSIA DI CLUB NEL MONDO TRA CALCIO, F1, MOTO, CICLISMO E HOCKEY – IL NODO DELLO STADIO DI PROPRIETÀ È CRUCIALE NELLA TRATTATIVA – LA CESSIONE DI BELLANOVA SAREBBE STATA STUDIATA PER RENDERE IL BILANCIO APPETIBILE – LA SMENTITA DI URBANETTO: “NON HO ALCUNA INTENZIONE DI VENDERE”
-1. CALCIO: CAIRO, 'NON VENDO IL TORINO'
(ANSA) - "Non c'è nulla di vero, non ho alcuna intenzione di vendere il Torino, non ho incontrato nessuno". Al telefono con l'ANSA, Urbano Cairo, presidente del Torino e di Rcs, smentisce con forza le indiscrezioni pubblicate oggi dalla Stampa su una trattativa avviata con la Red Bull per la cessione del club granata. "Diciamo - aggiunge Cairo - che alla Stampa piace destabilizzare l'ambiente del Toro. In passato scrissero che avrei venduto a un tale Ciucciariello, stavolta almeno hanno fatto un upgrade...".
2. TORO IN VENDITA
Estratto dell’articolo di Claudia Luise e Elisa Sola per “La Stampa”
[...] I sospetti e le voci di un “interessamento” si rincorrono già da fine agosto, quando il Toro ha annunciato che il colosso austriaco sarebbe diventato Official Energy Drink partner della squadra, il primo impegno in Serie A per il ceo Mark Mateschitz. Ma ora il puzzle sta iniziando a comporsi.
E alla base ci sono più elementi che convergono nella stessa direzione. Urbano Cairo nelle scorse settimane avrebbe incontrato più volte (si parla di tre incontri) alti emissari della Red Bull, all’inizio per parlare di un possibile allargamento della collaborazione come main sponsor a partire dal 2025 e poi per valutare un interessamento all’acquisto dei granata.
Un dossier che è allo studio della Red Bull e che troverebbe, come condizione imprescindibile per chiudersi positivamente, avere uno stadio di proprietà dove poter avviare progetti commerciali paralleli ma che garantirebbero flussi di cassa.
La concessione dello stadio Olimpico scade nell’estate del 2025 e quindi il discorso tra il Torino Fc e il sindaco, Stefano Lo Russo, per il rinnovo è aperto e su questo tema ci sono stati già vari contatti. Ma in realtà il Comune, che ora incassa circa 500 mila euro all’anno, sarebbe disponibile a valutare la vendita nonostante pesi ancora la vecchia questione delle ipoteche aperte con l’Agenzia delle Entrate da Cimminelli all’epoca del fallimento. [...]
La possibilità che la cessione sia vicina spiegherebbe anche la vendita in extremis (il 22 agosto, a calciomercato ormai quasi chiuso) di Raoul Bellanova per una cifra vicina ai 25 milioni di euro. «Perché cederlo così?» era stato il commento tra i tifosi. E il perché sarebbe rintracciabile proprio nella necessità di appianare un po’ le casse per una trattativa aperta.
Un ultimo tassello è che Cairo avrebbe iniziato a discutere del ritiro delle fideiussioni che ha aperte per il Toro. Tra i punti certi, c’è la strategia di Red Bull, confermata dalle sponsorizzazioni e dalle acquisizioni nella galassia sportiva.
Partendo dal calcio, un contratto simile a quello siglato con il Toro è stato firmato, quasi in contemporanea, con l’Everton. Mentre l’avventura nel calcio della società austriaca era iniziata con il Salisburgo nel 2005 e a cui poi si è aggiunto il Lipsia. Questo solo per citare gli esperimenti più importanti in Europa, ma ce ne sono altri nel mondo, dagli Stati Uniti al Brasile, al Giappone.
Il fil rouge che accomuna questi esempi è la strategia di scegliere squadre medie ma con un potenziale ritenuto importante per il campionato in cui giocano, partire da una sponsorizzazione ma puntare poi a qualcosa di più. E qui si torna all’inizio: «Red Bull non entra in campo mai per caso». [...]