PARENTI, CHE SERPENTI! - SCAZZI TRA KYLIAN MBAPPE’ E LA MADRE-AGENTE, FAZYA LAMARI – LA MAMMA DELL’ATTACCANTE DEL PSG AVREBBE MINACCIATO DI LASCIARE IL SUO RUOLO PERCHE’ IL FIGLIO DONA TROPPI SOLDI IN BENEFICENZA: “NON LAVORO PER LUI SE IL 30% DEI GUADAGNI VA ALLA SUA FONDAZIONE. È UNA PERCENTUALE TROPPO ALTA, PARI ALLA MIA” – LA MADRE DEL CAMPIONE FRANCESE POTREBBE ESSERE IN CERCA DI UNA “BUONUSCITA” IN VISTA DELLA STRETTA DELLA FIFA SUI PROCURATORI...
-Estratto dell'articolo di Lorenzo Nicolao per www.corriere.it
Potente, temuta, spesso scomoda. Fayza Lamari è considerata da molti la donna più potente del calcio mondiale, spietata negli affari e poco incline al dialogo. L’ex giocatrice di pallamano — 49 anni, di origini algerine — si è guadagnata questa fama curando gli interessi di suo figlio Kylian Mbappé, oggi star planetaria, fin da quando quest’ultimo era solo un bambino.
[…] Lo stile Lamari non fa eccezioni neanche davanti al figlio, con il quale si sarebbe ora aperta una diatriba sulla fondazione «Inspired by KM» (abbreviata Ibkm), rivelata dal quotidiano francese Le Parisien, a seguito di un’intervista rilasciata al programma televisivo «Envoyé Spécial», che andrà in onda su France 2 il prossimo 18 gennaio.
L’ULTIMATUM AL FIGLIO
Mbappé è sempre stato molto generoso e pronto a sostenere qualsiasi iniziativa benefica. […] Un altruismo che a mamma Lamari non va più bene, […] «Non lavoro per lui se il 30% dei guadagni va a quell’associazione. È una percentuale troppo alta, pari alla mia. Se devo invece scendere io sotto questa cifra, piuttosto smetto di lavorare e me ne vado in pensione alle Maldive». Poi ha aggiunto, sorridendo e scherzando, ma neanche troppo: «All’inizio io e lui eravamo sul 50-50, incredibile, poi sono scesa anche io al 30, ma non andrò sotto questa percentuale».
Mbappé al Psg ha un ingaggio lordo da 72 milioni di euro a stagione, in virtù del rinnovo firmato nel 2022. Una cifra contestata da tanti, ma la mamma, in un altro estratto da Le Parisien, parla del contratto in questi termini: «Non c’è nessuna colpa, nessuna vergogna. Se avessimo potuto prendere 10 miliardi, li avremmo presi perché è quello che il sistema vuole».
[…] Dallo scorso ottobre, infatti, una riforma della Fifa ha imposto un sistema di licenze che mira a mettere in regola gli agenti, permettendo solo a quelli autorizzati e regolarmente iscritti all’albo di continuare a esercitare la professione. Lamari non ne fa parte al momento, mentre per maggio prossimo è prevista l’ultima data utile per dare l’esame che ne convaliderebbe lo status. Diversamente, Mbappé dovrà fare affidamento a qualcun altro per portare avanti le trattative con i club. Motivo per il quale la cinica Lamari potrebbe aver anticipato i tempi, nel tentativo di ottenere una ricca «buonuscita», anche con il pretesto di un’associazione benefica.