A PARIGI ASPETTAVAMO SINNER E INVECE TROVIAMO IN SEMIFINALE MARTINA TREVISAN E I SUOI CAPEZZOLI ON FIRE! L’ITALIANA HA SCONFITTO LEYLAH FERNANDEZ 6-2, 6-7, 6-3 AL TERMINE DI UNA PARTITA DURATA DUE ORE E 20 MINUTI. L’ULTIMA SEMIFINALISTA AL ROLAND GARROS È STATA SARA ERRANI NEL 2013. DA LUNEDÌ LA TREVISAN, CHE HA DEDICATO IL SUCCESSO AL PADRE, SARÀ ALMENO NUMERO 26, SUPERANDO CAMILA GIORGI – LA VITTORIA CONTRO L’ANORESSIA: “DETESTAVO LE MIE GAMBONE D’ATLETA”

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Da sport.sky.it

 

MARTINA TREVISAN

Una splendida Martina Trevisan è in semifinale al Roland Garros: l’italiana ha sconfitto la teenager canadese Leylah Fernandez, già finalista agli US Open 2021, con il punteggio di 6-2, 6-7, 6-3 al termine di una partita combattutissima e durata  due ore e 20 minuti di gioco.

 

Il dominio del primo set

Nel primo set Martina inizia subito bene e mette a segno il break nel primo game di partita alla prima occasione utile. A seguire l’italiana deve rifugiarsi nei vantaggi, ma si difende senza concedere palle break e vola sul 2-0. La Fernandez sembra limitata da una vescica al piede destro, tanto da dover annullare una palla per il doppio break sul 3-1 prima di chiedere l’intervento del fisioterapista.

 

La canadese, però, non trae beneficio dalla pausa: al ritorno in campo la Trevisan non soltanto tiene il servizio a 30, ma mette a segno un doppio break che era nell’aria. Al momento di chiudere il parziale, avanti 40-0, l’italiana si disunisce per un attimo, ma il quarto set point è quello buono: dopo 35 minuti la Trevisan è a un set dalla prima semifinale Slam in carriera.

 

Il match-point sprecato nel secondo set

MARTINA TREVISAN

In apertura di secondo parziale, la Fernandez proprio non ci sta a perdere senza lottare e nel quarto game si procura la prima palla break dell’incontro, che sfrutta con cinismo. Nel gioco successivo, però, la canadese restituisce immediatamente il favore alla Trevisan, che riporta il parziale in equilibrio. Lo spirito combattivo della Fernandez riemerge quando sul 3-2, la canadese sale 40-0 sul servizio dell’italiana. Anche la Trevisan, però, è a proprio agio nella battaglia e, annullando ben quattro palle break, completa l’aggancio sul 3-3.

 

La partita si infiamma e l’italiana è lucida: con un break a 15 Martina si garantisce la possibilità di servire per il match. Sul più bello, però, la tensione tradisce la Trevisan. Risalita da 0-30, l’italiana ha un match point, ma la Fernandez lo annulla con un dritto vincente. La situazione si complica e la canadese mette a segno il controbreak: per la Trevisan è tutto da rifare. Nonostante l’italiana riesca a trascinarsi al tiebreak, la Fernandez è determinata a giocarsi tutto al terzo set, più di nervi che di gambe. Due mini-break in apertura tolgono a Martina ogni definitivo residuo di fiducia e un sanguinoso doppio fallo sull’1-5 è il preludio di una partita che va alla distanza. 

 

Trevisan non trema più: ora Stephens o Gauff

MARTINA TREVISAN

La Fernandez, chiaramente provata fisicamente, accusa però il colpo della fatica profusa e in un attimo finisce sotto 0-4 con due break da recuperare. Nel quinto game, però, l’indomita canadese accorcia le distanze, sfruttando la seconda palla break a favore. Sempre più stravolta, però, nel gioco successivo la Fernandez torna a concedere palle break e Martina sfrutta subito l’occasione: dopo quasi un’ora, l’italiana torna a servire per il match.

 

La tensione, però, continua a giocarle brutti scherzi: complice uno schiaffo al volo spedito fuori, la canadese si rimette un’altra volta nello specchietto retrovisore, recuperando uno dei due break e tenendo il servizio grazie a quattro vincenti, tre di dritto e uno di rovescio. Il 5-3 è il momento della verità: la Trevisan inaugura il game con un doppio fallo e va anche sotto 15-30 con un dritto steccato, ma poi una prima vincente sul 30-30 e un vincente in contropiede di dritto mandano Martina in paradiso e riportano un’italiana in semifinale al Roland Garros per la prima volta da Sara Errani nel 2013. Da lunedì, inoltre, la Trevisan sarà almeno numero 26 WTA, superando proprio Camila Giorgi in classifica.

 

 

LA FIORENTINA, LO YOGA E LA VITTORIA CONTRO L'ANORESSIA

Chiara Zucchelli per gazzetta.it

 

 

Martina Trevisan oggi Roland Garros

MARTINA TREVISAN

Ventotto anni, fresca vincitrice del primo titolo Wta a Rabat,  Martina Trevisan ha centrato la semifinale del Roland Garros battendo Leylah Fernandez, migliorando ulteriormente il suo miglior risultato in un Major, raggiunto proprio al Roland Garros nell’edizione autunnale 2020.

 

 

Per Martina Trevisan lo sport è sempre stato il motore della vita. Inevitabile, visto che sua madre Monica è una maestra di tennis e suo papà Claudio è stato un calciatore che è arrivato anche in serie B. Suo fratello Matteo, infine, è un ex tennista che ha vinto il doppio a Wimbledon nella categoria juniores. Oggi insegna a giocare a tennis e ha una figlia, Emma, che è l'amore della zia.

 

 

MARTINA TREVISAN

Oggi Martina Trevisan affronta il tennis con il sorriso fuori e con la grinta giusta in campo. Ma l'amore per il suo sport è stato messo a dura prova durante i difficili anni dell'anoressia. Ha raccontato, ricordando gli anni 2010-2014, quando aveva detto basta a palline e racchette: "Detestavo le mie gambone da atleta, le odiavo", le sue parole al Corriere della Sera. Era arrivata a nutrirsi solo di bacche e a pesare 46 chili. Oggi tutto questo è alle spalle: quando vuole rilassarsi legge, fa yoga e ha un team di professionisti che la seguono e l'aiutano.

 

Martina Trevisan è seguita dallo storico coach Matteo Catarsi, dal mental coach Lorenzo Beltrame e continua a seguire il suo percorso con una psicologa di Pisa. Martina si allena, quando non è in giro per il mondo, a Tirrenia, si ispira a Flavia Pennetta, è mancina e ha dei tatuaggi, come ha raccontato a Supertennis: "Un cuore, nella sua forma anatomica, sul braccio sinistro. Sul destro quel cuore si trasforma in una rosa. Ad maiora,invece, me lo feci scrivere nel periodo in cui lavoravo al tennis club come maestra. Avevo ripreso con la racchetta. Ero rientrata nel mondo del tennis. Era una specie di augurio che mi ero fatta, verso cose migliori. Verso cose più grandi”.

MARTINA TREVISAN