PECCO, CHE SGASATA! – A JEREZ, BAGNAIA TORNA AL SUCCESSO, DOPO LE CADUTE NEI GRAN PREMI DI ARGENTINA E STATI UNITI – IL PILOTA DELLA DUCATI, CAMPIONE DEL MONDO IN CARICA, PRECEDE BINDER E MILLER, GRAZIE A DUE CAPOLAVORI, IN PARTENZA E IN CHIUSURA DI GARA: “NON HO MAI PENSATO AD ACCONTENTARMI” – E ORA GUIDA LA CLASSIFICA – VIDEO
-Brilliant Bagnaia is back! ?
Rewind to last weekend' showdown in Jerez! ?#SpanishGP ?? pic.twitter.com/YLdSgViNHQ
— MotoGP™? (@MotoGP) May 6, 2022
Estratto dell'articolo di Matteo Aglio per “La Stampa”
In piedi sulle pedane, Bagnaia indica agli 80 mila spettatori di Jerez il numero 1 sulla sua Ducati. «L'ho fatto per il mio ego, per dare motivazione alla squadra. Stavo ridendo e godendo» ha cercato di spiegare con poche parole quella sensazione che è una droga per ogni pilota. Vincere «Come lo fanno quelli bravi davvero» diceva Pecco.
A Jerez, che l'anno scorso era stata un'amica e che in questo fine settimana sembrava volere voltargli le spalle. Quasi irriconoscibile venerdì, litigava con la moto più che guidarla nelle prove, poi una continua trasformazione, in quel cigno che sa di essere.
Nella testa i fantasmi delle cadute di Argentina e Stati Uniti, una lotta contro se stesso più che contro gli avversari. Binder e Miller sulle loro Ktm non gli hanno reso la vita facile, nemmeno gli Steward della Federazione, che hanno deciso di penalizzarlo per un sorpasso (solo per loro) troppo aggressivo sull'australiano.
Ha dovuto ridargli la posizione, perdere un secondo, buttare via tutto il lavoro fatto. Ricostruire la gara, dimostrare di avere nervi di ghiaccio quando serve. Era la sfida che gli serviva: «Difficilissima da affrontare, soprattutto quando arrivi da due errori. Cosa è successo quando mi hanno comunicato la penalità sul cruscotto? Mi sono arrabbiato, ma poi ho mantenuto la calma. Ho pensato che il podio sarebbe stato ancora possibile».
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La tredicesima vittoria in MotoGp (alla pari con Biaggi, 4° pilota italiano più vincente di sempre nella classe regina), la testa del campionato (con 87 punti, 22 in più di Bezzecchi che è caduto), ma soprattutto una rinnovata fiducia nei suoi mezzi. È dalla prima gara che Bagnaia è sempre fra i migliori, ma aveva sprecato troppo, buttato al vento occasioni d'oro. Proprio nel momento in cui gli avversari più temibili erano nei guai: Bastianini e Marquez fermi per infortunio, Quartararo alle prese con una Yamaha poco competitiva.
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In 24 giri (uno in meno del previsto, perché una bandiera rossa per un incidente causato al via da Quartararo, ha costretto alla ripartenza con lunghezza ridotta) ha mostrato il meglio di sé. «Non ho mai spinto troppo in frenata dove ero al limite, sfruttavo l'accelerazione, pensavo sempre alla temperature della gomma» i tecnicismi che raccontano il suo trionfo spagnolo, ma non quanto possa essere grande Bagnaia.