PERCHE' JUVENTUS NAPOLI VA RIGIOCATA - LA SQUADRA ALLENATA DA GATTUSO CON DUE GIOCATORI POSITIVI AL COVID, ZIELINSKI ED ELMAS, NON SI PRESENTÒ ALLO STADIUM BLOCCATA DALLA ASL. GLI AVVOCATI DI DE LAURENTIIS HANNO SPIEGATO CHE “IN QUEL MOMENTO LA JUVENTUS ERA L’AVVERSARIO IDEALE PERCHÉ ALL’INIZIO CON TANTI NOVITÀ DI MERCATO ED IL NAPOLI NON AVEVA INTERESSE A POSTICIPARLO E CON UNA ROSA AMPIA PER SOPPERIRE ALLE ASSENZE” - AL NAPOLI È STATO ANCHE TOLTO IL PUNTO DI PENALIZZAZIONE E RIPRENDE IL QUARTO POSTO IN CLASSIFICA, ORA RESTA DA STABILIRE LA DATA
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È durata meno di un’ora l’udienza davanti al collegio di Garanzia del Coni per discutere della partita mai giocata tra Juventus e Napoli il 4 ottobre scorso. Il tempo necessario evidentemente per accogliere il ricorso del club di Aurelio De Laurentiis e ribaltare il verdetto di primo e secondo grado: Juventus Napoli va rigiocata, resta da stabilire la data, ed è stato anche tolto il punto di penalizzazione alla squadra allenata da Gattuso che riprende il quarto posto in classifica.
Il Napoli era rappresentato dallo stesso De Laurentiis e dai legali Enrico Lubrano e Mattia Grassani. «Mi aspetto che venga cancellato un giudizio iniquo che è stato forzatamente portato sul tavolo. Abbiamo sempre rispettato tutto e tutti: Lega, Figc e Coni e la giustizia in senso generale», ha detto Adl al termine dell’udienza, non nascondendo l’ottimismo. Il Napoli, con due giocatori positivi al Covid, Zielinski ed Elmas, non si presentò allo Stadium bloccato dalla Asl.
La discussione è stata avviata dal presidente del Collegio di garanzia del Coni Franco Frattini che ha chiesto agli avvocati del Napoli di spiegare due aspetti fondamentali per la corte: la possibilità comunque di giocare la partita (per la corte d’appello il Napoli aveva disdetto i voli) e il movente.
Per i giudici di secondo grado mancavano alcuni giocatori, ma gli avvocati del club partenopeo hanno spiegato che «il Napoli poteva andare a Torino sfruttando mezz’ora in più sull’orario di inizio e che in quel momento la Juventus era l’avversario ideale perché all’inizio con tanti novità di mercato ed il Napoli non aveva interesse a posticiparlo e con una rosa ampia per sopperire alle assenze».
Il passaggio più significativo, ma bisognerà aspettare la sentenza, è quello della Procura generale dello sport che ha sottolineato la situazione inedita, particolare, per il recente cambio di protocollo, le nuove indicazioni Uefa ed un contesto non definito: non c’era nulla di male ad interloquire con le Asl per approfondire.
Legittima dunque la sentenza del giudice sportivo, basandosi sul regolamento e l’assenza del Napoli a Torino, ma — sempre per la Procura generale dello sport —la Corte d’appello invece «avrebbe fatto il passo più lungo della gamba andando oltre i fatti a disposizione». Questo l’aspetto che stavolta ha giocato a favore del Napoli. Sentenza dunque che «annulla senza rinvio» le precedenti. Dovrebbe quindi essere finita qui. Resta solo da capire quando sarà possibile rigiocare la partita.