CON PIU’ DI 60 MILIONI DI DEFICIT, AL MONZA SERVONO SOLDI (E NUOVI SOCI) SUBITO! DOPO LA SCOMPARSA DI BERLUSCONI, IL FUTURO DELLA SOCIETÀ BRIANZOLA RESTA LEGATA ALLE VOLONTÀ DEGLI EREDI DEL CAV: IN BALLO ANCHE L’IPOTESI CESSIONE. NEGLI ULTIMI MESI FININVEST AVEVA AVVIATO CONTATTI CON INVESTITORI AMERICANI E SAUDITI E BERLUSCONI AVEVA RICEVUTO A ARCORE L'ARMATORE GRECO EVANGELOS MARINAKIS - IL “REGGENTE” GALLIANI ASPETTA DI CONOSCERE IL PROPRIO FUTURO...
-Estratto dell’articolo di Franco Vanni per Affari & Finanza – La Repubblica
Cosa sarà del Monza, lo decideranno i figli di Silvio Berlusconi. Il primo a volerlo sapere è Adriano Galliani, vicepresidente vicario e ad del club brianzolo, che dopo avere centrato la storica promozione in Serie A nel 2021/22, ha chiuso la stagione in undicesima posizione. «In questa vicenda sono l'oggetto, non il soggetto. Quel che posso fare è continuare a gestire la società al meglio, e andare in giro con la maglia biancorossa, come ho cominciato a fare quando avevo cinque anni», dice il dirigente più vincente della storia del calcio italiano.
Per il Monza, come per tutti gli asset del gruppo Fininvest, per ora vale quello che la finanziaria della famiglia Berlusconi ha comunicato il 12 giugno scorso, nel giorno della morte di Silvio: «Le nostre attività proseguiranno in una linea di assoluta continuità sotto ogni aspetto».
Più avanti, si vedrà. Un'indicazione sul futuro del club potrebbe venire dal testamento di Berlusconi, in cui potrebbe esserci un riferimento alla società, o che comunque potrebbe ridistribuire il peso dei figli nella cassaforte di famiglia. Non è un segreto che sull'opportunità di spendere soldi nel calcio Marina, Piersilvio, Barbara, Eleonora e Luigi in passato hanno avuto sensibilità diverse.
Di certo Berlusconi anche negli ultimi mesi si dava da fare per individuare soci di minoranza che lo affiancassero in questa seconda avventura calcistica, dopo i 31 anni di Milano. Ha ricevuto ad Arcore l'armatore greco Evangelos Marinakis, attivo in politica, già proprietario del Nottingham Forest in Inghilterra e dell'Olympiakos in Grecia, da cui proviene l'attuale direttore sportivo monzese, François Modesto. E la struttura finanziaria di Fininvest nei mesi scorsi ha avviato contatti preliminari con possibili investitori sauditi e statunitensi. Ora è tutto in stand-by, ma non è detto che i dialoghi non possano riprendere.
Il Monza, come la grande maggioranza dei club, brucia soldi. La promozione dalla B ha comportato un inevitabile aumento dei costi, senza che le entrate crescessero in proporzione. Stando all'ultimo bilancio, chiuso il 31 dicembre 2022, la società ha registrato una perdita di 65 milioni, più del doppio rispetto ai 31 del 2021. Per 32 milioni entrati, ne sono usciti 105, in grande maggioranza per gli stipendi della prima squadra , guidato dal tecnico Raffaele Palladino. Ma pesano anche gli investimenti sul settore giovanile, saliti a 4 milioni, con la Primavera che ha raggiunto il campionato Primavera 1 e da luglio sarà affidata all'ex laziale Mauro Bianchessi.
Galliani lavora come prima, se non più. Si occupa del calciomercato, organizza il ritiro a Ponte di Legno, segue il rifacimento di due degli otto campi del centro sportivo Luigi Berlusconi – Monzello, così come della tribuna ovest dell'U-Power Stadium, ribattezzata “gold”. Oltre che il futuro del club, aspetta di conoscere il proprio: in Forza Italia gira la voce che gli sarà offerto il posto in Senato che è stato di Berlusconi.
Ma con lui ancora nessuno si è fatto vivo. In ogni caso, l'impegno come parlamentare non gli impedirebbe di seguire il Monza, come dimostra la vicenda di Claudio Lotito, presidente della Lazio e senatore eletto proprio con Forza Italia.
Di abilità politica, per dirigere una società di calcio, ne serve parecchia, fra l'impegno in Lega e il rapporto con le istituzioni e il territorio.
Quello della Brianza è particolarmente ricco. Monza, città più popolosa della Lombardia dopo Milano e Brescia, è terza fra i capoluoghi italiani per reddito medio. In Brianza offrire 64 mila imprese. Ed è soprattutto a quelle che Berlusconi si è rivolto, quando ha deciso di regalare a ogni bambino di prima elementare della città un astuccio del Monza. O quando prima di Natale ha riunito gli sponsor a cena. L'obiettivo era rafforzare il legame fra squadra e distretto. Una via già tentata, in forme diverse, all'estero e in Italia.
(…) Con più di 60 milioni di deficit, servono soldi subito.