PIU’ CALCI, MENO CALCIO: FAR WEST SEREGNO TRA RISSE E INTIMIDAZIONI. “IN CAMPO DOBBIAMO UCCIDERLI ALTRIMENTI MI INCAZZO COME UNA IENA". IL MESSAGGIO VOCALE INVIATO DAL PRESIDENTE DAVIDE ERBA AI GIOCATORI PRIMA DELLA PARTITA CONTRO IL PADOVA. IL PRESIDENTE DEL TRENTO: "UN NOSTRO GIOCATORE USCITO CON 15 PUNTI DI SUTURA E LORO FESTEGGIAVANO" - LA LEGA PRO PARLA DI “ALLEANZA DISASTROSA” TRA IL PRESIDENTE ERBA (CHE COME VICE SI È SCELTO UN CAMPIONE DI LOTTA MOLDAVO, LEONID ARAMA) E L’EX DG NINNI CORDA CHE…

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Federico Berni e Roberto Rizzo per milano.corriere.it

 

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«Dobbiamo sbranarli, ucciderli, bisogna vincere per forza perché altrimenti mi inc...come una iena. Dobbiamo mangiarcele queste m.. e tu Zoia, Invernizzi...mezze f... del c...io voglio vincere perché il direttore e io non perdiamo mai!». È il messaggio vocale inviato dal presidente Davide Erba nella chat dei giocatori del Seregno calcio prima della partita contro il Padova (risultato finale 1-1) dello scorso 3 ottobre.

 

Non proprio un discorso motivazionale stile Al Pacino in «Ogni maledetta domenica», ma il senso delle parole pronunciate da Erba rendono l’idea del clima che si respira dentro e intorno al club brianzolo che partecipa al campionato di serie C, girone A. Società dove, come raccontato dal Corriere e dalle denunce depositate in Procura a Monza, due calciatori hanno aggredito i loro compagni durante un allenamento.

 

 

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La Lega Pro

«Un’alleanza deleteria basata sulla violenza e l’intimidazione verso avversari, verrà fuori un disastro», dicono fonti qualificate di Lega Pro che monitora, con preoccupazione, quanto sta accadendo a Seregno. L’«alleanza disastrosa» è quella tra il presidente Erba (che da un mese annuncia la vendita della società) e l’ex dg Ninni Corda, dimessosi da poco.

 

L’uno, giovane imprenditore dalle notevoli disponibilità economiche che ha costruito la sua fortuna in Cina e che come vice si è scelto un campione di lotta moldavo, Leonid Arama; l’altro, navigato uomo delle serie minori con un passato non immacolato: deferito per tentato illecito sportivo quando allenava il Savona, squalificato a Como per essersi tesserato «con fittizie mansioni di collaboratore di prima squadra», finito nell’inchiesta «Dirty soccer» da allenatore del Barletta, squalificato a Foggia per frasi «contrarie ai principi di lealtà e correttezza».

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Il Far West Seregno

Il «metodo» Seregno è stato rodato la passata stagione in serie D. Il 25 febbraio scorso Tuttosport raccontava di «Far West a Seregno»: dopo aver perso in casa con la Virtus Ciserano, il difensore dei brianzoli, Martino Borghese (ancora oggi capitano degli azzurri), insieme «a due personaggi non identificati», fece irruzione nello spogliatoio degli ospiti prendendo a pugni un calciatore e un dirigente della squadra avversaria.

 

Episodio in seguito parzialmente smentito: ci fu la rissa ma non l’irruzione nello spogliatoio. «In tanti anni di calcio non ho mai visto simili comportamenti», assicura Mauro Giacca, dal 2014 presidente del Trento, ultima formazione ad aver incontrato il Seregno, domenica scorsa: vittoria esterna dei brianzoli per 1-0.

 

«A impressionarmi è stato sia l’atteggiamento in campo, che quello in panchina e in tribuna dei dirigenti. Ben oltre il più acceso agonismo, direi intimidatorio nei confronti dei nostri giocatori e dell’arbitro. Quando, dopo un intervento durissimo contro un mio calciatore, uscito in barella con 15 punti di sutura, ho visto quelli del Seregno festeggiare tra loro, non volevo credere ai mie occhi».

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Le denunce in Procura

Non è solo la Lega Pro ad essere preoccupata. Anche la Procura di Monza vuole vederci chiaro dopo le denunce. Gli inquirenti indagano, ipotizzando, per il momento, i reati di minaccia e violenza privata. La notizia di reato è stata acquisita nei giorni scorsi, e i carabinieri della compagnia di Seregno hanno cominciato a sentire i testimoni dei fatti che sarebbero avvenuti lo scorso 12 novembre sul campo di allenamento. Ma non è l’unico strascico giudiziario delle vicende al centro della tormentata stagione degli azzurri brianzoli.

 

L’ex dg Ninni Corda ha presentato querela contro il presidente Erba, che lo ha accusato pubblicamente di essere «mandante» di una sorta di spedizione punitiva ed intimidatrice. Lo stesso Corda dice di essere in possesso di «materiale compromettente contro Erba». Infine, carabinieri e magistratura hanno acceso un faro anche su quanto accaduto negli intervalli delle partite Seregno-Renate del 19 settembre, e Seregno-Virtus Verona del 20 ottobre. In quelle occasioni, secondo quanto riportato dal capitano della squadra brianzola, Martino Borghese, ci sarebbero state altre aggressioni «a pugni e schiaffi». Il metodo Seregno.

 

ninni corda