IL PM-ULTRÀ DEL TORINO CHE “DEPISTÒ” LE INDAGINI SULL’EX CALCIATORE GRANATA DEMBA SECK È STATO DECLASSATO DAL CSM – SECONDO “REPUBBLICA”, IL MAGISTRATO È ACCUSATO DI AVER CANCELLATO LE PROVE DEL REVENGE PORN E DI AVER “FREGATO” LA VITTIMA FACENDOLE FIRMARE UN ACCORDO. IL PM HA SALVATO IL CALCIATORE, CHE NON E’ MAI ANDATO A PROCESSO E NON CI ANDRA’ MAI, MA ORA E’ STATO SPOSTATO A GENOVA DOVE FARÀ IL GIUDICE CIVILE - LA MISURA SARÀ VALIDA FINCHÉ A MILANO NON SARÀ CONCLUSO IL PROCEDIMENTO PENALE
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“Il pm è un mito, ci sta aiutando”, si scrivevano Pellegri e Juric. Il magistrato “mito” nelle intercettazioni è Enzo Bucarelli: il pubblico ministero tifoso del Torino accusato di aver “depistato” un’indagine contro l’ex giocatore granata Demba Seck. Secondo il Csm- scrive l’edizione torinese di Repubblica – Bucarelli avrebbe “agevolato” il calciatore in vari modi. Anche avvisando Marco Pellegri, team manager del Torino calcio, dell’imminente perquisizione (del febbraio 2023) a carico di Seck nella sede della società calcistica. E poi cancellando i file, video compresi, dal cellulare di Seck.
E’ una storiaccia. Si parla di video intimi con la sua ex, che Seck avrebbe girato a terzi, all’insaputa di lei. Ma soprattutto ancor più grave sarebbe l’atteggiamento che il pm avrebbe tenuto nei confronti di Veronica Garbolino, la ex di Seck. “Il magistrato è accusato di avere detto alla ragazza — convocata dallo stesso Bucarelli — che i video girati di nascosto da Seck non sarebbero stati divulgati a terze persone, e che quindi il reato di revenge porn non sarebbe stato commesso dal calciatore.
Garbolino, oltre a ricevere un’informazione errata, sarebbe anche stata convinta dal pm «a non procedere oltre» e a firmare una transazione economica con Seck, in cambio della remissione della querela. La firma di quell’accordo aveva fatto sì che il caso venisse definitivamente chiuso. In virtù di quella transazione Bucarelli aveva chiesto, a fine luglio, l’archiviazione del caso al gip, che a ottobre l’aveva accolta. Così Seck, nonostante ci fossero le prove del revenge porn non è mai andato a processo, e non ci andrà mai”.
Insomma, il magistrato ha salvato il calciatore. Ma non se stesso. Perché nel frattempo la sezione disciplinare del Csm ha accolto la richiesta del procuratore generale della Cassazione durante il procedimento disciplinare, disponendo come misura cautelare che Bugarelli dovrà trasferirsi da Torino a Genova e diventare giudice civile, non più pubblico ministero”.
La misura sarà valida finché a Milano non sarà concluso il procedimento penale che vede il magistrato torinese indagato per frode processuale e depistaggio. L’udienza preliminare è stata fissata a fine giugno, scrive ancora Repubblica.
Tra i messaggi intercettati ce n’è uno tra Pellegri e Ivan Juric, in cui si legge: «Se non fa il coglione… la mettiamo a posto… lui molto disponibile e comprensivo… deve solo requisire il cellulare per un giorno, devono scaricare quello che hanno dentro… il pm è un mito… sta cercando di aiutarci… i due poliziotti sono più fiscali» .