POI NON CI LAMENTIAMO SE MANCINI NON SA PIU’ CHI CONVOCARE IN NAZIONALE - IL DEBUTTO DELLO JUVENTINO AKÉ FISSA IL NUOVO PRIMATO STORICO NEL TORNEO DI STRANIERI, 361 CALCIATORI, IL 63,6% CHE SANCISCE L'ULTERIORE RIDUZIONE DEL "MADE IN ITALY" PALLONARO. GLI ITALIANI STANNO SCOMPARENDO DAI RADAR E FORSE NON A CASO TRA GLI AZZURRABILI CI SONO ANCHE DUE BRASILIANI COME JOAO PEDRO (CAGLIARI) E LUIZ FELIPE (LAZIO)…
-Gianluca Oddenino per "la Stampa"
Senza più confini e soprattutto senza più limiti. Le venti squadre di Serie A ormai hanno abituato i tifosi ad una Babele di lingue sui nostri campi, ma ora si sta esagerando con l'esterofilia. Nell'ultimo turno di campionato, infatti, è stato superato il record storico di calciatori stranieri impegnati: l'ultima stagione si era chiusa con il primato dei 360 schierati sui 567 complessivi, sfondando la sensibile quota del 60%, ma dopo 25 giornate di questo torneo è già andato in scena il sorpasso.
Il 21enne juventino Marley Aké, centrocampista francese con cittadinanza ivoriana, domenica sera ha debuttato in Serie A e così è diventato il 361° straniero a disputare almeno un minuto in questa annata. Impressiona il dato e la conseguente percentuale del 63,6% (finora in 567 hanno giocato nel massimo campionato) che sancisce l'ulteriore riduzione del "made in Italy" pallonaro.
Un problema in più per la Nazionale di Roberto Mancini, oltre a quello tangibile degli spareggi Mondiali di fine marzo, visto che gli italiani stanno scomparendo dai radar e forse non a caso tra gli azzurrabili ci sono anche due brasiliani come Joao Pedro (Cagliari) e Luiz Felipe (Lazio). L'invasione straniera è un trend sempre più evidente e preoccupante. Nel 2012/13 per la prima volta il numero di italiani in campo è stato inferiore a quello dei colleghi non italiani, ma la situazione è esplosa negli ultimi anni: erano 322 tre stagioni fa, 332 nel 2019/20, 360 lo scorso anno e adesso a metà febbraio 2022 sono già 361.
La nazione più rappresentata è la confinante Francia con 25 giocatori, due in più del Brasile, mentre nell'Empoli ha debuttato anche il primo neozelandese della storia (il 21enne Liberato Cacace) e nell'ultimo turno è stato registrato l'inedito gol di un giocatore del Suriname (il difensore Ridgeciano Haps del Venezia). A farne le spese è stato il Toro, che sabato sera ha schierato un solo italiano tra i titolari (Pobega) ed è una squadra con un'altissima percentuale di stranieri utilizzati da un tecnico croato.
Curiosamente in panchina il tricolore domina rispetto al campo, visto che in questa Serie A solo 5 allenatori non hanno il nostro passaporto: oltre a Juric c'è il connazionale Tudor (Verona), il portoghese Mourinho (Roma), il serbo Mihajlovic (Bologna) e il tedesco Blessin (Genoa). Il mercato invernale ha aumentato il numero dei giocatori stranieri ingaggiati dai nostri club, con Genoa e Salernitana grande protagoniste dello shopping oltre confine, e questo ha accelerato ancor di più il processo di internazionalizzazione. Basta dire che ci sono 38 nazioni iscritte all'Uefa che sono attualmente rappresentate in Serie A, ma lo spettacolo non sta andando dello stesso passo.