IL PORTOGALLO INSISTE PER MOURINHO C.T.: SI VA VERSO UN DOPPIO INCARICO? (MA SERVE IL VIA LIBERA DI FRIEDKIN) - LA FEDERAZIONE DI LISBONA VUOLE CONVINCERE L’ALLENATORE DELLA ROMA A SUCCEDERE A FERNANDO SANTOS. SE LO SPECIAL ACCETTASSE, TRATTATIVE TRA LISBONA E ROMA PER IL DOPPIO INCARICO – I PRECEDENTI CON I CASI HIDDINK E FERGUSON...
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Simone Golia, redazione gianlucadimarzio.com pubblicato dal Corriere della Sera
Il Portogallo insiste per Mourinho c.t.: il nodo Roma. Si va verso un doppio incarico?
L’allenatore portoghese più importante di sempre alla guida del Portogallo. Un matrimonio che sembra la soluzione più logica, se non fosse per un piccolo particolare, cioè che José Mourinho è legato alla Roma fino al 2024 . Un dato di fatto che complica un po’ i piani.
L’addio di Santos e la trattativa con Mou
Partiamo dalla cronaca: la Federazione sta insistendo con tutte le proprie forze per convincere lo Special One a ereditare il ruolo di c.t. da Fernando Santos , il cui addio è stato ufficializzato dopo il deludente Mondiale disputato in Qatar. Si attende una risposta da parte dell’allenatore, che la dovrà formalizzare in tempi brevi.
Se dovesse dire sì, a quel punto verrebbero avviati i discorsi con la Roma per trovare una soluzione che possa permettere a Mourinho di ricoprire il doppio incarico. A meno che a sorpresa il portoghese non decidesse di lasciare i giallorossi. Se invece tutto questo dovesse naufragare, allora la Federazione portoghese ha già pronto il piano B, che risponde al nome di Rui Jorge, già alla guida della nazionale U21.
Doppio incarico possibile?
Si tratta di una soluzione piuttosto strana, insolita. Per capirne di più occorre sfogliare le pagine del regolamento. Tanto quello italiano, quanto quello portoghese. L’articolo 40 comma 4 del Regolamento del settore tecnico FIGC parla chiaro: «Gli Allenatori Responsabili delle Squadre Nazionali della F.I.G.C. e i loro Vice nel corso della medesima stagione sportiva, non possono tesserarsi né, indipendentemente dal tesseramento, svolgere attività per società, neppure con mansioni diverse, salvo che il contratto economico non sia stato risolto consensualmente».
Insomma, il doppio incarico non sarebbe possibile per chi, allenando una Nazionale, voglia lasciarla a metà stagione per sedersi sulla panchina di un club. Ma questo riguarda l’Italia appunto. Per capirne di più sul discorso Mourinho occorre analizzare un altro regolamento, quello portoghese. E in questo caso sì, il doppio incarico è permesso previa autorizzazione da parte della società di appartenenza.
Gli altri casi: Hiddink e Ferguson
Il Portogallo, dunque, vuole ripartire da Mourinho dopo gli anni felici con Fernando Santos , che hanno portato in dote l’Europeo del 2016 e la Nations League 2018/19. Il Mondiale in Qatar, però, si è concluso troppo presto, già ai quarti di finale contro la sorpresa Marocco quando invece in patria pregustavano un ultimo duello fra Cristiano Ronaldo e Messi nella finalissima di Lusail . Lo Special One, nel caso in cui la trattativa si concretizzasse, non sarebbe l’unico caso di responsabile nello stesso momento di un club e di una nazionale. È successo per esempio anche a Guus Hiddink, che nel 2009 — da c.t. della Russia — venne chiamato ad allenare il Chelsea. Anche Sir Alex Ferguson può dire la sua, lui che nel 1986 si trovò a guidare sia la Scozia che l’Aberdeen.