LA PUGILE IPERANDROGINA ALGERINA IMANE KHELIF, MEDAGLIA D'ORO ALLE OLIMPIADI DELLA SCORSA ESTATE, HA RIVELATO CHE STA PREPARANDO UN DOCUMENTARIO SULLA SUA ASCESA NELLA BOXE - KHELIF VUOLE FARE IL SALTO DI QUALITA’: "PRESTO ENTRERÒ NEL MONDO DEL PROFESSIONISMO E HO MOLTE OFFERTE PER QUESTA NUOVA ESPERIENZA. NON HO ANCORA DECISO DOVE VOGLIO ANDARE, MA QUELLO CHE È CERTO È CHE IL MONDO DEL PROFESSIONISMO SARÀ IL MIO OBIETTIVO FUTURO"
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(ANSA) - ALGERI, 20 OTT - La pugile iperandrogina algerina Imane Khelif, medaglia d'oro alle Olimpiadi della scorsa estate, ha rivelato che sta preparando un documentario sul suo percorso sul ring fino al gradino più alto del podio a Parigi, intitolato "Imane Khelif... una storia di successo". Khelif ha rilasciato queste dichiarazioni durante una conferenza stampa tenutasi oggi presso la sede del Comitato olimpico algerino (Coa) ad Algeri.
Il documentario, secondo Khelif, racconterà i dettagli della sua carriera pugilistica e gli ostacoli che ha incontrato prima di diventare campionessa olimpica. Per quanto riguarda i suoi obiettivi futuri nella boxe, Khelif ha spiegato che vorrebbe entrare nel mondo del professionismo.
"Presto entrerò nel mondo del professionismo e ho molte offerte per questa nuova esperienza. Non ho ancora deciso dove voglio andare, ma quello che è certo è che il mondo del professionismo sarà il mio obiettivo futuro", ha detto ancora. Khelif aveva affrontato la pugile italiana Angela Carini alle Olimpiadi di Parigi, vincendola dopo che l'atleta azzurra si era ritirata dopo soli 45 secondi.
Lo scorso agosto, Khelif aveva presentato una denuncia al Centro per la lotta all'odio cibernetico presso la Procura di Parigi, citando, fra l'altro, il miliardario Elon Musk e la scrittrice J.K. Rowling come figure di spicco che hanno contribuito ad amplificare gli attacchi online contro di lei. La pugile algerina è stata oggetto di un intenso dibattito sul suo genere sui social media durante le Olimpiadi di Parigi e ha affrontato accuse sulla sua identità di genere, comprese quelle infondate di essere transgender.