QUANTA “FROCIAGGINE” C’E’ IN NAZIONALE? DOPO LA RIVELAZIONE DI FABRIZIO MARRAZZO DEL PARTITO DEI GAY SULLA PRESENZA DI ALMENO DUE OMOSESSUALI TRA GLI AZZURRI RIPARTONO LE POLEMICHE SUI (POCHI) COMING OUT NEL CALCIO. MA PERCHE’ IL PARTITO DEI GAY SI INFILA CON MEZZE VERITA' E ALLUSIONI NELLE MUTANDE DEI CALCIATORI ANZICHÉ RISPETTARE LA LORO PRIVACY? – QUANDO CASSANO DISSE: “CI SO’ FROCI IN SQUADRA? PROBLEMI LORO. MI AUGURO CHE NON CI SIANO VERAMENTE IN NAZIONALE” – VIDEO
-Grazie Antonio Cassano, mi manchi https://t.co/EdWHTiWNEG pic.twitter.com/1ADI7BL0SW
— Omar Sburout ???? (@alvarosburato) June 17, 2024
Estratti da fanpage.it
Fabrizio Marrazzo, segretario e leader del Partito dei Gay, è intervenuto a La Zanzara, la trasmissione del tardo pomeriggio condotta da Giuseppe Cruciani e David Parenzo su Radio 24, per parlare dell'omosessualità nel mondo del calcio: "Per un calciatore è ancora difficile fare coming out, in Italia c’è solo Jankto”. E rivela che nella Nazionale impegnata a Euro 2024, che ha esordito con un 2-1 contro l'Albania, ci sono almeno due giocatori omosessuali.
La rivelazione di Fabrizio Marrazzo
"Nella Nazionale italiana ci sono uno o due calciatori gay non dichiarati. Dovrebbero fare dichiarazioni pubbliche, sarebbe importante in quell’ambiente”. Sono queste le parole di Fabrizio Marrazzo, segretario del Partito dei gay, ex capo di Arcigay, che ricordano quelle di Alessandro Cecchi Paone a margine dell'Europeo del 2012, quando provocarono addirittura la replica di Antonio Cassano (“Fr*ci in Nazionale? Speriamo non ci siano, problemi loro…”).
(…) In Italia abbiamo solo Jankto dichiarato al Cagliari che non è italiano e nel passato Hitzlsperger che era alla Lazio e si dichiarò solo dopo essere andato via. Hanno entrambi detto che dirsi LGBT in quel mondo purtroppo porta svantaggi.
"Se si sentissero di fare coming out sarebbe meglio, ma è una scelta privata"
Marrazzo prosegue: "Sicuramente ce n’è uno di omosessuale, sull’altro stiamo facendo verifiche. Stiamo cercando di capire se le informazioni che abbiamo sono corrette. Loro non possono dirlo perché sennò la loro carriera sarebbe influenzata. Essere LGBT non significa essere Giovanna d’Arco, ma la carriera andrebbe in declino specie per il rapporto coi tifosi. L’unico calciatore in Italia, Jankto, è stato pure condannato dal ministro Abodi per aver fatto coming out". La conclusione: “Se si sentissero di fare coming out sarebbe meglio, ma è una scelta privata”.