"ABBIAMO RIFIUTATO I MONDIALI CON EGITTO E ARABIA SAUDITA PER IL CASO DI GIULIO REGENI" - IL PRESIDENTE DELLA FIGC, GABRIELE GRAVINA, SPIEGA IL NO ALLA CANDIDATURA CONGIUNTA PER LA COPPA DEL MONDO 2030: "UNA SCELTA FATTA PER RAGIONI DI PROBLEMI INTERNAZIONALI E PER LA NON CONDIVISIONE DI ALCUNI VALORI" - PECCATO CHE QUESTA "NON CONDIVISIONE" DI VALORI NON ABBIA FERMATO L'ORGANIZZAZIONE DELLA SUPERCOPPA ITALIANA IN ARABIA… - VIDEO
-Estratto dell'articolo di Matteo De Santis per “la Stampa”
Meglio gli Europei del 2032 da condividere con la Turchia che un Mondiale a tre nel 2030 in compagnia di Arabia Saudita e Egitto. «Non si può far sempre finta di nulla», la spiegazione della Figc data dal presidente Gabriele Gravina in un'intervista al programma Soul in onda domenica su Tv2000: «Abbiamo rifiutato, pur coscienti della grande possibilità di successo, una proposta di organizzare insieme all'Arabia Saudita e all'Egitto il campionato del mondo del 2030: una scelta fatta per ragioni di problemi internazionali, legate al caso di Giulio Regeni, e per la non condivisione di alcuni valori».
Una questione di opportunità, ma suggerita anche da un fine calcolo politico del vento più che favorevole in Fifa alla candidatura – poi risultata vincente – di Spagna, Portogallo, Marocco con la variante delle gare inaugurali in Argentina, Paraguay e Uruguay. Per l'Italia molto più conveniente abbracciare la Turchia per gli Europei 2032, lasciando l'Egitto, anche per il caso (non isolato) Regeni, senza Mondiali e l'Arabia Saudita, con il ritiro della candidatura dell'Australia, come unica pretendente per la Coppa del Mondo 2034.
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