LA "DEA": MOLTE LUCI E QUALCHE OMBRA - L'ATALANTA VINCE 2-0 CONTRO IL MONZA E VOLA DA SOLA IN TESTA ALLA CLASSIFICA - IN GOL 19ENNE NORVEGESE HOJLUND ALL'ESORDIO DA TITOLARE - LA "DEA" SCOSSA DAL CASO DI POSITIVITÀ AL DOPING DI PALOMINO: IL DIFENSORE SI È DICHIARATO INCOLPEVOLE, SOSTENENDO LA TESI DELLA CONTAMINAZIONE ACCIDENTALE - ZEMAN CHE GETTA DUBBI ("TROVARE IL NANDROLONE DOPO UN TEST A SORPRESA FA UN PO’ PENSARE E RIFLETTERE, È STRANO) E LO SBROCCO DEL GASP CONTRO GLI ISPETTORI DELL'ANTIDOPING…
-1. LA DEA PASSA NEL SECONDO TEMPO DOPO UNA PRIMA FRAZIONE DIFFICILE: HOJLUND E UN AUTOGOL DI MARLON FIRMANO LA QUARTA VITTORIA STAGIONALE
Matteo Brega per www.gazzetta.it
L’Atalanta vince 2-0 a Monza e vola in testa alla classifica da sola dopo cinque turni. La squadra bergamasca scioglie l’ostacolo brianzolo in pochi minuti nel cuore della ripresa con il gol di Hojlund e l’autorete di Marlon.
SCOSSA MONZA
Giovanni Stroppa per provare a infrangere quota zero in classifica punta all’inizio sulla coppia di piccoli in attacco, Caprari-Mota Carvalho. In difesa, nel 3-5-2, Caldirola è preferito a Izzo sul centro sinistra e Carlo Augusto va sulla linea dei centrocampisti. Gian Piero Gasperini, senza Zapata e Muriel per infortunio, sceglie Hojlund come riferimento offensivo e sistema la squadra con la difesa a 4.
I brianzoli partono fortissimo e in 80 secondi rompono il mare calmo della gara prima con Caprari, che all’interno dell’area costringe Musso a una grandissima parata, e poi con Carlos Augusto, che viene murato da Demiral da posizione ottima. Al 4’ il Monza è ancora affacciato nell’area bergamasca: Sensi calcia e Musso devia sopra la traversa. Sopito il trambusto iniziale, l’Atalanta prende le misure al Monza e il primo tempo finisce 0-0 senza sorprese.
DUE GOL E BERGAMO VA
Gasperini prova ad animare gli esterni inserendo Soppy al posto di Zappacosta. La ripresa parte decisamente a favore dell’Atalanta che alza il ritmo e mette in difficoltà i brianzoli. Koopmeiners (blocca Di Gregorio) e Hojlund (palo grazie anche alla deviazione del portiere) nei primi 10’ attivano i ricettori della squadra di Stroppa che deve reagire. Ma al 13’ arriva il gol dei bergamaschi. Soppy pescato in profondità crossa per Hojlund che sorprende la difesa avversaria e insacca. Veloce controllo del Var e gol convalidato.
E il 2-0 arriva al 20’ con un’azione rapida che il Monza non può e non riesce a contrastare. Sensi si fa saltare da Ederson, il brasiliano va fino in fondo, crossa basso per Lookman che dalla parte opposta calcia verso la porta e trova Marlon in scivolata che la trascina oltre la linea di porta. Il Monza steso sotto i due gol atalantini mostra ancora i suoi limiti e Stroppa cambia subito solo un uomo in attacco, togliendo Caprari e inserendo Petagna per provare a modificare l’approccio offensivo. Gasperini invece sostituisce Hojlund e inserisce Pasalic a fare il centravanti. L’allenatore del Monza incide di più intorno alla mezzora quando inserisce Colpani e Molina.
Il primo diventa mezzala destra facendo scivolare Pessina regista e Rovella mezzala sinistra. Un terzetto molto fluido però, con Pessina e Rovella che si scambiano spesso di posizione. L’Atalanta prosegue senza scuotersi, non le serve per portare a casa la vittoria, che vale il primo posto solitario dopo cinque turni di campionato. Gasperini accarezza i 13 punti e guarda tutti gli altri seduto sulla poltrona più alta. L’esatto opposto di Giovanni Stroppa, che dopo cinque turni ancora non ne stringe alcuno e il cui futuro resta quantomeno enigmatico.
2. PALOMINO, CONCLUSA L'AUDIZIONE ALLA PROCURA ANTIDOPING: “SITUAZIONE DIFFICILE, MA HO FIDUCIA”
“Ho detto come stanno le cose e la Procura mi ha ascoltato. Ora aspettiamo e speriamo: la situazione è difficile ma sono fiducioso. Spero che tutto questo passi velocemente per tornare presto in campo”. José Palomino è stato ascoltato stamane dalla Procura Antidoping a Roma: il difensore dell’Atalanta era stato sospeso nel luglio scorso per una positività al “Clostebol Metabolita”, rilevata durante un controllo a sorpresa a Zingonia.
Nel corso dell’audizione, Palomino (accompagnato dai legali Maria Turco e Luigio Chiappero) s’è dichiarato incolpevole davanti al procuratore di Nado Italia, Pierfilippo Laviani, sostenendo la tesi della contaminazione accidentale. L’incontro, iniziato alle 12.45, è durato circa 40 minuti e si è concluso alle 13.25. Da definire, ora, la data del processo.
3. PALOMINO E IL DOPING, ZEMAN: "NANDROLONE, FA PENSARE"
Il caso di Josè Luis Palomino, difensore centrale argentino dell'Atalanta positivo alla sostanza vietata Clostebol Metabolita, scatena anche Zdenek Zeman, l'ex allenatore tra le tante del Foggia dei miracoli, Lazio e Roma che proprio sul doping aveva scatenato negli anni Novanta una guerra senza quartiere soprattutto contro la Juventus.
Dalle pagine del Tempo, il boemo si mostra inquietato dalla vicenda: "Il caso di positività di Palomino è una vicenda strana, non lo so cosa pensare, mi spiace per il ragazzo e spero tanto sia un caso isolato. Lo spero per davvero, vediamo quello che si scopre andando avanti. Certo, trovare il nandrolone dopo un test a sorpresa fa un po’ pensare e riflettere, ma possono essere tante le cause. È strano, lo ripeto, ma si deve aspettare: mi auguro sia una casualità".
4. LA PIPÌ DI GOSENS E LO SBROCCO DEL GASP: UNA STORIA TRAGICOMICA CON UN’OMBRA INSOPPORTABILE
La pipì di Robin Gosens rinviata a dopo l’allenamento. Oppure, versione più approfondita in rosa, lasciata a metà e completata a favore di provetta dopo scazzi pesantissimi tra il mister e uno degli ispettori della NADA. L’Eco di Bergamo e Gazzetta dello Sport stamani hanno svelato l’arcano legato alla storiaccia dell’antidoping in cui è rimasto invischiato Gian Piero Gasperini.
Il giocatore coinvolto nel quarto controllo a sorpresa lo scorso 7 febbraio a Zingonia è Robin Gosens, negativo come tutti gli altri, rimasti anonimi: il club non ha emesso comunicati al riguardo rinunciando a una presa di posizione esplicita. Diritto legittimo e sacrosanto, anche per non rinfocolare la ridda di polemiche. Che però sono piovute lo stesso.
Il problema numero uno è il rischio che l’allenatore dell’Atalanta, causa deferimento e possibile condanna il 10 maggio davanti al Tribunale Nazionale Antidoping, salti gli ultimi 4 impegni stagionali ove squalificato: Benevento, Genoa, Juventus nella finalissima di Coppa Italia il 19 maggio a Reggio Emilia e infine Milan.
La squadra dovrebbe rimanere isolata dal proprio tecnico anche durante la preparazione sul campo, perfino allo stadio, non potendo il sanzionato avere rapporti con altri tesserati. Il secondo, forse non meno grave, è l’ombra insopportabile del drogaggio chimico che si staglia sulla più bella realtà del calcio italiano ed europeo degli ultimi anni. In rete gli insulti e la caccia alle streghe, pardon al “Gatorade speciale dell’Atalanta”, sono ben oltre la rampa di lancio.