"IN ITALIA CI SONO TROPPE PRESSIONI" - WILLY GNONTO, GIOVANE PROMESSA DELLA NAZIONALE: "SARÒ SEMPRE GRATO ALL’INTER, MA NON LA VEDO COME UN’OCCASIONE PERSA. HO DOVUTO FARE UNA SCELTA. COSA DOBBIAMO IMPARARE DAGLI INGLESI? LI' LE STRUTTURE SONO AL TOP" - "MANCINI MI INTIMORISCE, MA HA DATO UN SEGNALE FORTE" - "DICE CHE RISCHIAMO DI PERDERE TALENTI? IL PERICOLO C'È. ANCHE IO POTEVO GIOCARE PER LA COSTA D'AVORIO MA…"

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WILFRIED GNONTO

Estratto dell'articolo di Paolo Tomaselli per il Corriere della Sera

 

Leeds è pazza di lui, l’Italia sta imparando a scoprirlo. La sfida all’Inghilterra di domani è anche la partita di Willy Gnonto, 19 anni, più giovane marcatore della storia azzurra a giugno in Germania, a segno 4 volte (con 3 assist) fra Premier e Fa Cup.

 

Gnonto, le è passato il timore reverenziale verso il c.t. Mancini che aveva all’esordio?

«La verità? Provo la stessa sensazione. Mi ricordo quando ero piccolo all’Inter e lui allenava la prima squadra: era un idolo e non mi sarei mai aspettato di essere in Nazionale con lui».

 

Il c.t. ha detto che anche in Italia ci sono i Bellingham, basta scovarli e farli giocare. Che ne pensa?

«Lui ha dato un segnale forte, sia con me che con altri giovani. Speriamo che lo seguano molti altri».

wilfried gnonto

 

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Domani è la prima Nazionale senza Vialli.

«Ha cercato subito di farmi sentire parte del gruppo e di darmi consigli: i momenti passati insieme e le sue parole resteranno sempre con me».

 

Mancini si è chiesto perché nessuno in A ha creduto in lei, che dallo Zurigo è passato al Leeds. L’Inter è un’occasione persa?

«Sarò sempre grato all’Inter, ma non la vedo come un’occasione persa. Ho dovuto fare una scelta, sono andato in Svizzera per giocare e penso di aver fatto quella giusta per me e la mia famiglia».

 

wilfried gnonto

Suo padre Boris era già cittadino italiano quando lei è nato, quindi lei è azzurro fin dalle giovanili. Ma ci sono ragazzi nati in Italia, come Amey del Bologna, che non hanno ancora la cittadinanza e scelgono la Nazionale dei genitori. C’è il rischio di perdere dei talenti?

«Sì, posso dire che il rischio c’è. Però penso che alla fine ognuno sceglie la Nazionale che si sente. Io potevo scegliere la Costa d’Avorio, ma sono nato in Italia, mi sento italiano e penso sia la scelta giusta per me».

 

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gnonto ungheria-italia

Il passaggio in Premier è arrivato all’ultimo giorno di mercato. Come l’ha vissuto?

«Non ci speravo neanche più tantissimo, è successo tutto molto in fretta e non ho avuto tempo di realizzare. Ma è stata un’emozione bellissima. L’impatto è stato buono a livello a personale, la squadra vive un po’ di alti e bassi».

 

wilfried gnonto roberto mancini italia germania

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Della Premier cosa l’ha colpita di più?

«L’atmosfera. I tifosi sono sempre caldi, ti fanno sentire l’importanza della partita: capisci che c’è grande cultura del calcio».

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Cosa dobbiamo imparare dagli inglesi?

«Le strutture lì sono al top. E in Italia ci sono più pressioni, credo. A Leeds i giocatori vengono lasciati tranquilli».

MANCINI GNONTO

 

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 Ma in vacanza non ci va mai?

 «Non è il momento, ci sarà tempo più avanti».

 

 Le ultime che ha fatto?

«Tre anni fa». […]

wilfried gnonto
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wilfried gnonto all esame di maturita
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