"MI SENTO COME SE FOSSI STATO INGANNATO DA AGNELLI, IMMENSA DELUSIONE PER L’UOMO" - IL PRESIDENTE DEL LIONE, JEAN MICHEL AULAS, TOGLIE LA MASCHERA AD ANDREA AGNELLI: "TRA VENERDÌ E DOMENICA È SCOMPARSO. HO PROVATO A CHIAMARLO E NON MI HA RISPOSTO. AVEVA TUTTA LA NOSTRA FIDUCIA. C’ERA UN RAPPORTO PERSONALE E PROFESSIONALE. I DODICI CLUB CHE HANNO ADERITO ALLA SUPERLEGA NON POSSONO RIENTRARE COME SE NULLA FOSSE ACCADUTO…"
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Il presidente del Lione Aulas ha concesso un’intervista a L’Equipe e ha raccontato che venerdì si è svolto un consiglio dell’Eca che ha approvato la nuova Champions senza alcun oppositore. Poi, tra venerdì e domenica Agnelli è scomparso. Ne ho discusso con il presidente Aleksander Ceferin a Montreux. Gli ho detto che ho provato a chiamare Andrea Agnelli domenica e non mi ha risposto. Aleksander Ceferin mi ha detto che lui stesso non è riuscito a parlargli. Ci ha messo a disagio perché Andrea Agnelli aveva tutta la nostra fiducia. C’era un rapporto personale e professionale. Il modo sorprende ancor più del fatto in sé.
La delusione per l’uomo è immensa. Almeno avrei voluto che dicesse sabato o domenica che sarebbe successo qualcosa. Probabilmente aveva buone ragioni, ma non le conoscevamo… Mi sento come se fossi stato ingannato.
A proposito di eventuali azioni legali contro Agnelli, dice: "La storia è finita bene. Non vi è alcun danno reale. Ma eravamo confusi e furiosi per come è successo. Questi dodici club non possono rientrare come se nulla fosse accaduto, questo no! Ho letto attentamente quel che ha detto Rummenigge. Ha parlato di ponti che sono più importanti dei muri. Ma nulla sarà più come prima. Se ritornano, dobbiamo garantire che ci sia un impegno a lungo termine a non vederli nuovamente impegnati in questo tipo di iniziative.
Sono rimasto molto sorpreso nel vedere il castello crollare alla stessa velocità con cui era stato costruito. Improvvisazione? È ciò che mi sorprende perché conosco bene Florentino Pérez e lo apprezzo pure. Il fatto che JP Morgan abbia comunicato molto rapidamente, lunedì mattina, il proprio impegno per oltre 6 miliardi di euro, dimostra che c’era un lavoro. Poi, sono sopraggiunti elementi che lo hanno indebolito".