"NON SI PUÒ DIRE CHE SERGIO RICO STESSE CAVALCANDO UN CAVALLO AL MOMENTO DELL’INCIDENTE" - LE AUTORITÀ SPAGNOLE HANNO ARCHIVIATO IL CASO DEL PORTIERE DEL PSG, FINITO IN COMA DOPO UN INCIDENTE A CAVALLO, PER MANCANZA DI TESTIMONI - SI PENSA CHE L'ANIMALE ABBIA COLPITO VIOLENTEMENTE LA TESTA DI RICO - LE CONDIZIONI DEL CALCIATORE MIGLIORANO, MA C'È ANCORA MOLTA CAUTELA PER LA SUA GUARIGIONE DEFINITIVA-…
-
Le condizioni del portiere del Psg Sergio Rico, vittima di un incidente a cavallo il 28 maggio, sembrano migliorare pian piano. A El Larguero hanno spiegato che Cadena Ser è riuscita ad accedere alla dichiarazione completa su ciò che è accaduto:
“Dato che quel pomeriggio non c’erano testimoni diretti, non si può dire che Sergio Rico stesse cavalcando un cavallo al momento dell’incidente. Il giudice del Tribunale della contea di La Palma numero 2 ha deciso di archiviare il caso. Dalla dichiarazione si evince: un cavallo colpì violentemente la testa di Rico, che fu curato poco dopo, piuttosto stordito. In questa dichiarazione si assicura che molti dei testimoni hanno visto le conseguenze, cioè Sergio Rico a terra dopo il brutale incidente, ma non il momento della caduta, e che, quindi, non può essere dimostrato che il portiere stava cavalcando il cavallo quando si sono verificati i fatti. Anche Sergio Rico non ricorda nulla. Le sue condizioni fisiche sono molto delicate dopo essere stato sedato e costretto a letto per un mese a Siviglia”.
Solamente cinque persone sono potute entrare nella stanza dove è ricoverato Rico, tra cui la moglie. Anche se le condizioni sembrano migliorare, c’è molta cautela per la guarigione definitiva del portiere.
ARTICOLI CORRELATI