"SAPPIAMO DOVE VIVI, SAPPIAMO CHI E’ TUA FIGLIA", DOPO LE MINACCE CONTE E’ STATO SENTITO DAI CARABINIERI NELLA SEDE DELL’INTER. IL TECNICO E’ STATO MESSO SOTTO SORVEGLIANZA – NELLA LETTERA VIENE SCRITTO CHE CONTE NON SAREBBE MAI DOVUTO ANDARE AD ALLENARE I NERAZZURRI - NELLA BUSTA ANCHE UNA CARTUCCIA CALIBRO 8: NESSUNA RIVENDICAZIONE...
-Monica Serra per “la Stampa”
Non ha idea di chi possa avergli inviato la lettera carica di minacce. Non riconosce la scrittura, né il contenuto gli fa venire in mente chi possa aver messo nero su bianco quelle parole piene di odio, recapitate al quartier generale del club nerazzurro. L' unico sospetto del tecnico dell' Inter Antonio Conte, messo sotto "vigilanza" dalla Prefettura, è che a scrivere sia stato il tifoso di una squadra avversaria, arrabbiato per i buoni risultati dell' Inter in campionato. Lo ha detto ieri ai carabinieri del Nucleo investigativo, nel corso di un ascolto che si è svolto negli uffici della sede del club, in viale Liberazione. Un colloquio voluto da Alberto Nobili, capo dell' antiterrorismo milanese, che ha aperto un fascicolo contro ignoti per minacce aggravate e detenzione di munizioni.
Impronte digitali L' ex ct della Nazionale non si è mostrato allarmato per la missiva, scritta in stampatello con una penna nera, in cui l' autore stesso dice che non vale la pena analizzare il foglio alla ricerca di impronte digitali perché certamente non ne ha lasciate. Chi scrive fa riferimenti espliciti ai familiari dell' allenatore, figlia e genitori compresi, con tanto di nomi e cognomi, e dice a Conte che non sarebbe mai dovuto andare ad allenare l' Inter.
Usa un italiano colto, con verbi e punteggiatura al posto giusto, e questo fa pensare a qualcuno con un grado di istruzione medio-alto. Le minacce e gli "avvertimenti" sono al plurale: «Sappiamo dove vivi... Sappiamo chi è tua figlia». Informazioni precise, che connotano una buona conoscenza della vita privata dell' allenatore, ma che non destano grandi preoccupazioni, perché sono reperibili da chiunque sul web.
Luoghi sensibili Non c' è alcun riferimento, però, che faccia pensare a gruppi di tifo organizzato o a qualche altra categoria di persone. L' autore non si identifica, non rivendica.
E, proprio per questo, la pista più battuta dai carabinieri, al comando dei colonnelli Michele Miulli e Cataldo Pantaleo, è che il mittente possa invece essere proprio un tifoso interista, arrabbiato perché l' ex allenatore della Juventus siede oggi sulla panchina nerazzurra. Nella busta c' era anche una cartuccia calibro 8, un pallino di quelli utilizzati per la caccia. Prima ancora che l' allenatore potesse vederla, la società l' ha segnalata ai carabinieri. E per Conte è scattata la «vigilanza generica radiocollegata», il più basso livello di sorveglianza previsto per un personaggio pubblico, con volanti e radiomobile che pattugliano di frequente i "luoghi sensibili": la sede del club e la casa del tecnico, che ieri, per la prima volta, ha letto - almeno ufficialmente - la missiva. E poi ha deciso di presentare querela.