"SOFFRO PERCHÉ IL MIO AMICO LAPO ELKANN NON SI FA PIÙ SENTIRE” – DOPO L’ANEURISMA DI 2 ANNI FA STEFANO TACCONI SI DOVRÀ RIOPERARE (PER RISOLVERE ALCUNI PROBLEMI CIRCOLATORI) MA A "DI PIU’" CONFESSA L’AMAREZZA PER ESSERE STATO ABBANDONATO DAL NIPOTE DELL’AVVOCATO - “QUESTO MI HA FATTO MALE: ERAVAMO GRANDI AMICI, IO E LAPO, MA LUI HA SMESSO DI FARSI SENTIRE…" - "ORA DEVONO APRIRMI E DARMI UNA SISTEMATA. MI HANNO PROMESSO CHE…”
-Salvatore Riggio per corriere.it - Estratti
Per Stefano Tacconi il peggio è alle spalle, anche se l’ex portiere della Juventus e della Nazionale (era il secondo di Walter Zenga a Italia ’90) dovrà operarsi di nuovo. Nulla di grave, deve risolvere alcuni problemi circolatori dovuti ad alcuni trombi.
Quello che fa male a Tacconi è altro e riguarda gli affetti: essere stato abbandonato da Lapo Elkann, che considerava un suo caro amico. «Questo mi ha fatto male: eravamo grandi amici, io e Lapo, ma lui ha smesso di farsi sentire…», le parole di Tacconi nell’intervista rilasciata al settimanale «DiPiù».
Tacconi ha poi ricordato chi gli è stato più vicino. A cominciare dai suoi quattro figli e la moglie Laura. E poi l’amico Zenga. Dall’aneurisma e dalla paura dell’aprile di due anni fa, Tacconi ha fatto tanti progressi: «Ora, anche se sto meglio e sono tornato a camminare, il mio calvario non è ancora finito. Le ultime visite che ho fatto hanno evidenziato dei coaguli di sangue, dei trombi, nelle gambe e nella vena aorta.
Devono aprirmi e darmi una sistemata. Mi hanno promesso che poi sarò come nuovo. Mi sento un leone, i medici hanno detto che il mio recupero ha del miracoloso. Parlo in maniera scorrevole, senza “incartarmi”, e non ho strascichi», ha continuato. Infine: «Assieme alla mia famiglia ho deciso di festeggiare le mie dimissioni dall'ospedale, il mio compleanno e anche il 13° anniversario di matrimonio con Laura
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