"SONO AVVILITO. HO AVUTO L’UNICO TORTO DI AVER GESTITO LA SITUAZIONE “DA SIGNORE”" - LA SFURIATA DI JUAN JESUS DOPO L'ASSOLUZIONE DI FRANCESCO ACERBI: "NON MI SENTO TUTELATO. NON CAPISCO IN CHE MODO LA FRASE “VAI VIA NERO, SEI SOLO UN NEGRO…” POSSA ESSERE OFFENSIVA, MA NON DISCRIMINATORIA" - IL COMUNICATO DEL NAPOLI: "D’ORA IN POI COMBATTEREMO LA BATTAGLIA CONTRO LE DISCRIMINAZIONI PER CONTO NOSTRO, SENZA ADERIRE A INIZIATIVE DI MERA FACCIATA..."
-Estratto dell'articolo di Franco Vanni,Marco Azzi per “la Repubblica”
Urla e silenzio. Juan Jesus ha reagito con estrema amarezza all’assoluzione di Francesco Acerbi […] e il Napoli si è schierato con altrettanto vigore al suo fianco. «D’ora in poi la patch della Serie A contro il razzismo sparirà dalle nostre maglie e combatteremo la battaglia contro le discriminazioni solo per conto nostro, senza aderire a iniziative di mera facciata».
Per questo il club azzurro […] non parteciperà alla campagna Keep Racism Out , organizzata dalla Lega Calcio e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. […] La linea di Acerbi, che ha sempre negato di avere pronunciato la frase offensiva che Juan Jesus gli attribuiva, ha pagato di fronte al giudice sportivo. E finora la società nerazzurra non è intervenuta con comunicati sulla vicenda: non lo ha fatto nell’immediato — né per difendere il proprio giocatore, né contrario per scaricarlo — e non lo ha fatto nemmeno dopo il verdetto, che pure ha accolto in pieno le istanze sostenute dall’avvocato del club, Angelo Capellini. […]
La bufera si è spostata a Napoli e Juan Jesus è uscito di nuovo allo scoperto con un duro comunicato, concordato stavolta con i suoi legali. «Ho letto più volte, con grande rammarico, la decisione con cui il Giudice sportivo ha ritenuto che non ci sia la prova che io sia stato vittima di insulti razzisti durante la partita Inter- Napoli dello scorso 17 marzo: è una valutazione che, pur rispettandola, faccio fatica a capire e mi lascia una grande amarezza. Sono sinceramente avvilito dall’esito di una vicenda grave che ho avuto l’unico torto di aver gestito “da signore”, evitando di interrompere un’importante partita con tutti i disagi che avrebbe comportato agli spettatori che stavano assistendo al match, e confidando che il mio atteggiamento sarebbe stato rispettato e preso, forse, ad esempio», ha scritto il difensore brasiliano, ribadendo le sue accuse ad Acerbi.
«Non mi sento tutelato da questa decisione, che si affanna tra il dover ammettere che “è stata raggiunta sicuramente la prova dell’offesa” e il sostenere che non vi sarebbe la certezza del suo carattere discriminatorio che solo io e “in buona fede” avrei percepito. Non capisco, davvero, in che modo la frase “vai via nero, sei solo un negro…” possa essere certamente offensiva, ma non discriminatoria. Non comprendo perché agitarsi tanto quella sera se davvero fosse stata una “semplice offesa” rispetto alla quale lo stesso Acerbi si è sentito in dovere di scusarsi, l’arbitro ha ritenuto di informare la sala Var, la gara è stata interrotta oltre 1’ ed i suoi compagni si sono affannati per parlarmi».
Nessun passo indietro da parte di Juan Jesus, insomma. E nemmeno del Napoli, che sabato potrebbe indossare una maglia speciale (“Io sto con JJ”) e valuta l’idea di affidare la fascia al brasiliano. […]
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