"LO SPOSTAMENTO DI NAPOLI-SALERNITANA SAREBBE LA RESA DELL’ORDINE PUBBLICO" – ALESSANDRO BARBANO (CORSPORT): “QUAL È LA MOTIVAZIONE DEL DIFFERIMENTO? SI FA FATICA A COMPRENDERLA. E SE POI LO SCUDETTO NON DOVESSE ARRIVARE? SE LA MACCHINA DELLA SICUREZZA NON È IN GRADO DI ASSICURARE LO SVOLGIMENTO DI UNA FESTA VUOL DIRE CHE LA PREVENZIONE PUÒ FARE PIÙ DANNI DEL CAOS URBANO”
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Sul Corriere dello Sport il condirettore Alessandro Barbano scrive parole di buon senso e si domanda: ma perché deve essere spostata Napoli-Salernitana? L’editoriale si intitola “La resa dell’ordine pubblico”.
Lo spostamento della gara scudetto tra Napoli e Salernitana sarebbe la certificazione dell’inadeguatezza dell’ordine pubblico in Italia, ma anche una decisione inutile e dannosa per la città, per il calcio e per la sua economia. Alla vigilia del vertice tra prefetto, sindaco e istituzioni sportive, sentiamo il dovere di fare appello al residuo buon senso che anima gli attori di questa surreale vicenda, perché recedano da un proposito insensato.
Qual è la motivazione del differimento? Si fa fatica a comprenderla.
L’intera serie A risulterebbe condizionata da una decisione che, tra l’altro, è una scommessa sul risultato delle gare coinvolte nell’assegnazione del tricolore. Se per esempio il Napoli non dovesse vincere con la Salernitana, o se la Lazio dovesse battere l’Inter, come la metteremmo? Come giustificherebbe il prefetto il rinvio di un evento sulla previsione di un risultato sportivo che non è certo?
Con quale motivazione poi si decreta il rinvio? Il rischio per l’ordine pubblico della città non è maggiore se la festa inizia di sabato, o piuttosto di domenica. Tanto più che non si tratta di una festa destinata a finire lunedì. Se la macchina della sicurezza non è in grado di assicurare lo svolgimento di una festa, vuol dire che la città di Napoli e i suoi tifosi hanno perduto il diritto di festeggiare la vittoria della propria squadra. O piuttosto vuol dire che la prevenzione può fare più danni del caos urbano.
Prefetto, svesta la giacchetta dell’arbitro che, decisamente, non le dona. Sindaco, comandanti delle forze dell’ordine, svegliatevi da questo sonno della ragione.