"VI RACCONTO LA NOTTE PIU’ BELLA DELLA MIA VITA..." – BERLUSCONI ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI SACCHI RICORDA ANCHE LA PIPÌ FATTA DA UN PONTE DEL TAMIGI ASSIEME A GULLIT (VIDEO!) E QUELLA VOLTA CHE MALDINI GLI DIEDE DEL PAZZO. POI PARLA DI MISTER LI E DEL NUOVO TECNICO DEL MILAN GIAMPAOLO: “HO SUGGERITO IL SUO NOME A SCARONI, VORREI INCONTRARLO E…”- COSTACURTA: "ALL’INIZIO PENSAVAMO CHE SACCHI FOSSE UN MEZZO PAZZO" - GALLIANI E IL CONTRATTO DI RIJKAARD NELLE MUTANDE DI BRAIDA - VIDEO

-

Condividi questo articolo


https://video.gazzetta.it/berlusconi-quando-maldini-mi-disse-che-ero-pazzo/a4d2cdf8-912c-11e9-a9d2-a9e0114ed715

 

Marco Pasotto per la Gazzetta dello Sport

 

berlusconi sacchi berlusconi sacchi

Ci sono notti fuori dal comune che il tempo cristallizza, regalando la magia di conservarle intatte. Ma in questo caso si va decisamente oltre: la notte - quella notte - ha il potere di evocare una mitologia intera, che porta con sé probabilmente la pagina più gloriosa della storia milanista. Quella del Milan di Sacchi, che consacrò la sua rivoluzionaria avventura rossonera il 24 maggio 1989. La notte di Barcellona, quella del quattro a zero alla Steaua e della prima Coppa dei Campioni alzata sotto il cielo di Berlusconi. Arrigo l' ha raccontata con Luigi Garlando, prima firma della Gazzetta, nel libro presentato ieri - «La Coppa degli Immortali» - a una platea di quattrocento appassionati che non finivano di stropicciarsi gli occhi davanti ai signori seduti sulle quattro poltrone di fronte. Da sinistra: Franco Baresi, Arrigo Sacchi, Silvio Berlusconi e Adriano Galliani.

 

berlusconi sacchi berlusconi sacchi

Dietro un trionfo simile c' è un intero universo, che i protagonisti hanno provato a raccontare, anche perché fu un ciclo nato all' insegna dello scetticismo. Nei confronti di Berlusconi, che prendevano per matto quando parlava di una squadra che sarebbe arrivata sul tetto del mondo. E di Sacchi, profeta di un calcio clamorosamente innovativo. «Effettivamente sul mister eravamo un po' prevenuti», conferma Baresi. Costacurta (in sala accanto a Braida, Tassotti, Filippo Galli, Donadoni e Carbone) conferma: «Pensavo fossero metodologie che provenivano da un mezzo pazzo, poi dopo un paio di mesi ci siamo accorti che arrivavamo sempre primi sul pallone». Berlusconi prende la parola spesso: «Volli Sacchi perché avevo visto come giocava il suo Parma», e allora Arrigo interviene: «Firmai lasciando al club carta bianca sulla cifra.

 

gullit sacchi berlusconi gullit sacchi berlusconi

Ebbene, mi ritrovai a prendere meno di quanto guadagnavo a Parma», racconta guardando Galliani. Risate e sorrisi, quando Silvio ricorda una squadra «nata a Pomerio, fra gli esercizi spirituali. Io diventai fratello maggiore dei giocatori e un sostegno per l' allenatore. Trasmisi ai ragazzi il desiderio di diventare vincenti. Fu una società che divenne una famiglia».

 

E risate anche quando Sacchi definisce Van Basten un «metereopatico» che non si fidava dei medici italiani, o quando Galliani racconta l' acquisto di Rijkaard a Lisbona, con l' irruzione dei tifosi portoghesi infuriati, l' a.d. che si nasconde in bagno «e Braida che si infila il contratto nelle mutande». Oppure quando Berlusconi ricorda una pipì fatta nella notte, dopo un' amichevole estiva, da un ponte del Tamigi assieme a Gullit. Poi la notte torna di nuovo, e stavolta è quella vera. Quella degli immortali di Barcellona e dell' esodo rossonero al Camp Nou. «E' stata la più bella della mia vita», giura Silvio senza tentennamenti.

 

Quelli semmai ci sono per il Milan dei tempi moderni. Parlare del Milan di allora e di quello attuale è come passare l' unghia sulla lavagna: stride.

berlusconi sacchi baresi berlusconi sacchi baresi

 

«Il Milan mi manca e nell' ultimo anno devo dire che l' ho guardato con dispiacere - dice Berlusconi -, perché è molto diverso da quello che abbiamo creato noi. Anche per il modulo, certo. Ho visto partite troppo difensive, con pochissimi tiri in porta. Giampaolo però ama il bel gioco e ha una mentalità offensiva. Lo voglio incontrare per dargli qualche suggerimento sul modulo e su come impiegare i singoli giocatori». Le vecchie abitudini non muoiono mai. C' è anche un passaggio su Mr. Li: «Era quello che si fece avanti con più decisione. Pensavamo però che si affidasse a una dirigenza diversa e che potesse assumere professionisti veri. Non è andata così. Io di nuovo al Milan?

 

Non credo, la vita passa. Nei prossimi giorni vedrò Scaroni, gli ho già dato parecchi consigli e forse la scelta di Giampaolo dipende proprio da questi. A Gattuso come giocatore sono molto affezionato, come allenatore ho avuto discussioni per la mancata sintonia sul modulo. Sarri? Non siamo entrati nel vivo di una trattativa.

berlusconi arrigo sacchi berlusconi arrigo sacchi

Conte invece abbiamo pensato potesse essere una buona scelta, poi non ho più seguito la cosa». Su Giampaolo sono ovviamente diversi i commenti.

Ricorda Galliani: «Nell' estate del 2016 io avevo optato per lui.

 

Poi è stato scelto Montella, che stimo, ma se fosse dipeso solo da me, sarebbe arrivato Giampaolo», mentre Filippo Galli ricorda di essere «andato a vederlo al lavoro a Genova, perché è uno che insegna calcio».

berlusconi sacchi berlusconi sacchi

Promosso col massimo dei voti.

VAN BASTEN BERLUSCONI SACCHI VAN BASTEN BERLUSCONI SACCHI giampaolo giampaolo ruud gullit – marco van basten – rijkaard ruud gullit – marco van basten – rijkaard berlusconi milan berlusconi milan berlusconi l elicottero del milan berlusconi l elicottero del milan berlusconi 7 berlusconi 7 MILAN BERLUSCONI MILAN BERLUSCONI berlusconi galliani 7 berlusconi galliani 7 berlusconi galliani berlusconi galliani berlusconi sacchi berlusconi sacchi berlusconi rivera berlusconi rivera berlusconi milan 8 berlusconi milan 8 capello berlusconi capello berlusconi BERLUSCONI MILAN BERLUSCONI MILAN BERLUSCONI MILAN BERLUSCONI MILAN BERLUSCONI MILAN BERLUSCONI MILAN BERLUSCONI MILAN BERLUSCONI MILAN BERLUSCONI A MILANELLO BERLUSCONI A MILANELLO berlusconi primo raduno del milan in elicottero con cavalcata delle valchirie berlusconi primo raduno del milan in elicottero con cavalcata delle valchirie berlusconi primo raduno del milan in elicottero con cavalcata delle valchirie berlusconi primo raduno del milan in elicottero con cavalcata delle valchirie berlusconi gullit berlusconi gullit galliani van basten galliani van basten BERLUSCONI LE GLORIE DEL MILAN E TEO TEOCOLI BERLUSCONI LE GLORIE DEL MILAN E TEO TEOCOLI berlusconi quando fazio parla del milan berlusconi quando fazio parla del milan berlusconi milan berlusconi milan SACCHI BERLUSCONI SACCHI BERLUSCONI

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY


ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!