L’AFFAIRE TOTTI AVEVA FATTO DIMENTICARE ALL’ITALIA UN GRANDE ALLENATORE: LUCIANO SPALLETTI – "IL NAPOLISTA": "VITTIMA DI UNA TEMPESTA DI MERDA, QUELLO DI “LUCIO È UN CASO DI SCUOLA DI COME LA COMUNICAZIONE POSSA FARE DANNI INCREDIBILI. PAGA ANCHE L’EFFETTO INTER-CONTE. È PASSATO IL MESSAGGIO, PROFONDAMENTE DISTORTO, CHE CONTE SIA RIUSCITO LADDOVE SPALLETTI HA FALLITO. MA…"
-Massimiliano Gallo per ilnapolista.it
L’Italia aveva dimenticato un grande allenatore. Perché Luciano Spalletti è un grande allenatore. Vittima di una vera e propria shit storm, tempesta di merda. È un caso di scuola di come la comunicazione possa fare danni incredibili, riuscire a far dimenticare che l’Italia aveva un tecnico che è stato un profondo innovatore e che con le squadre che ha avuto, ha sempre fatto meglio di quanto si potesse immaginare. (E noi qui sul Napolista ne abbiamo scritto in tempi davvero non sospetti, anche qui).
Spalletti è stato travolto dall’affaire Totti. Per anni. Prima, quando allenava i giallorossi e gli toccò l’ingrato compito di gestire la fine della carriera del capitano della Roma. Divenne uno scontro tra lui e il numero dieci, tra lui e il papa laico di Roma. Ne uscì stritolato. Un po’ perché in quella contesa fu davvero arduo mantenere la lucidità. Un po’ perché a un certo punto il destino sembrò divertirsi con lui e il Pupone ogni qual volta entrava in campo, segnava.
Ma la marea era solo all’inizio. Perché dopo quel che avvenne sul campo, sono arrivati il film-documentario e la serie tv. Due prodotti costruiti e realizzati contro Spalletti. L’operazione mediatica è talmente riuscita che a Napoli (piazza che non brilla per competenza calcistica, questo va ricordato) non furono certamente i pochi che storsero il naso alla notizia dell’ingaggio di Spalletti. Visto il tecnico precedente, avremmo dovuto assistere ai caroselli per strada. Ma l’effetto Totti ha colpito ovunque.
L’effetto Totti e anche anche l’effetto Inter-Conte. È passato il messaggio, profondamente distorto, che Conte sia riuscito laddove Spalletti ha fallito. Le squadre erano totalmente diverse. Basti pensare ad Hakimi, Lukaku, Barella e altri che abbiamo dimenticato. Spalletti ha riportato l’Inter in Champions e lo ha fatto anche senza Icardi al centro di una querelle infinita con la società e i compagni.
La propaganda mediatica conta, eccome. Spalletti ne è stato vittima. Ma da uomo di campagna, ha saputo resistere. Appena ha avuto la possibilità di tornare a fare il suo lavoro, ha ricordato all’Italia calcistica il suo talento. Un innovatore del calcio italiano, che ha allungato la carriera a Totti, che tanto merito ha avuto nella vittoria del Mondiale di Perrotta. Un insegnante di calcio. Che ha il torto di non essere paraculo come tanti altri suoi colleghi. E in Italia sono mancanze che si pagano. Se non prendi per culo tifosi e giornalisti, non vai lontano.