L’ITALIA TORNA IN GARA IN COPPA DAVIS, MA SE IL CILE BATTE 3-0 IL CANADA SIAMO FUORI - SE NON SIAMO ANCORA ELIMINATI DALLA CORSA PER LE FINAL 8 DI MALAGA LO DOBBIAMO AL DEBUTTO VINCENTE IN SINGOLARE DI MATTEO ARNALDI CONTRO GARIN E ALLA RIMONTONA DI SONEGO – IL CT VOLANDRI, DOPO LE POLEMICHE CON FOGNINI, DIFENDE LE SUE SCELTE – BIASIN (LIBERO) IN SOCCORSO DI SINNER: “L’ATTACCO MEDIATICO NEI SUOI CONFRONTI HA SFIDATO IL LIMITE DEL BUON SENSO. NON HA BRUCIATO IL TRICOLORE, HA SALTATO UN TURNO DI DAVIS”
-L’attacco mediatico di questi giorni a Jannik #Sinner - probabilmente il più grande talento sportivo italiano - ha sfondato il limite del buonsenso.
Non ha bruciato il tricolore, ha saltato un turno di Coppa Davis.
La verità è che forse uno così non ce lo meritiamo.
— Fabrizio Biasin (@FBiasin) September 15, 2023
Stefano Semeraro per lastampa.it
Oggi a Bologna tifiamo Canada. Una vittoria dei nordamericani sul Cile, infatti, metterebbe l’Italia di Coppa Davis nella posizione di doversi battere, domani nello sconto finale contro la Svezia, solo con un cognome: quello di Leo Borg, figlio del grande Bjorn, ma per ora lontano dalle glorie paterne.
Il 3-0 contro il Cile maturato con tre rimonte da extrasistole - e salutato dalla presenza come primo tifoso di Matteo Berrettini - ci ha rimesso in gara nel girone A della fase eliminatoria. Se non siamo ancora fuori dalla corsa per le Final 8 di Malaga lo dobbiamo al debutto vincente (e da vincente) in singolare di Matteo Arnaldi contro Cristian Garin (2-6 6-4 6-3, che rimpianto non averlo schierato in singolare anche con il Canada…). Al cuore e alla follia di Lorenzo Sonego, che ha confermato contro Nicolas Jarry (3-6 7-5 6-4) di essere, almeno in Davis, debole con i deboli ma forte con i forti, salvando quattro matchpoint nel secondo set.
E al successo in doppio dello stesso Sonego (per lui ieri 5 ore in campo) e di Musetti - che ha chiuso con un ace facendo l’ormai inevitabile gesto della cornetta - contro i non famosissimi doppisti cileni Barrios Vera-Tabilo per 6-7 6-3 7-6.
Una sconfitta ci avrebbe eliminati, una vittoria per 2-1 sarebbe stata una mezza condanna. Ora invece per toglierci di mezzo - classifica avulsa, che il dio del tennis ti maledica… - al Cile serve un 3-0 contro il Canada. In quel caso per il gioco dei quozienti set - maledizione anche al tracollo di mercoledì contro i carneadi canadesi Diallo e Galarneau - il risultato ci escluderebbe comunque dalla Final 8, anche se dovessimo vincere in due set tutti i match con i vichinghi.
«La nostra forza è che non molliamo mai», ha detto alla fine il ct Filippo Volandri, che dopo le critiche per l’esclusione smanierata di Fognini e le decisioni discutibili della prima giornata merita la promozione per le scelte di ieri. «Siamo una famiglia, tutti molto amici, lo testimonia la reazione di Musetti quando ho deciso di escluderlo dai singolari. Mi ha risposto che lui in Davis viene per giocare in singolo, in doppio o anche stare in panchina, se serve». Il capitano ha poi difeso le sue scelte: «Sono sempre basate su vari parametri che metto sulla bilancia, hanno una ragione alla base.
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